Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Girotto Stefania, Letizia Maria Viola. Autodeterminazione della persona nelle disposizioni anticipate: il contributo dell’infermiere. NEU 2019;38(3):40–47.
Added by: Roberto Accettone (26/10/2020 17:12:46) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Girotto2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Biodiritto, Dichiarazioni anticipate di trattamento, Rapporto infermiere-paziente, Ricerca quantitativa Autori: Girotto, Letizia Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: Da diversi anni gli operatori sanitari sono coinvolti nel dibattito bioetico riguardante il tema del fine vita, discussione che ancora oggi risulta essere molto accesa e caratterizzata da posizioni discordanti. L’idea di poter decidere della propria vita o della propria morte rappresenta un dilemma che non trova soluzioni definitive. Il 22 dicembre 2017 è stata pubblicata la legge N°219 “Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento” che permette di far luce sul problema del consenso informato e consapevole della persona e su alcuni dubbi inerenti alla possibilità di indicare delle disposizioni anticipate rispetto ai trattamenti nel fine vita. Nell’articolo si vuole porre attenzione al principio di autodeterminazione della persona assistita e si è analizzato il ruolo che ricopre la figura dell’infermiere secondo la normativa. Materiali e metodi: Sono state condotte diverse ricerche bibliografiche per approfondire le conoscenze di base, successivamente sono state distribuite delle interviste semi-strutturate al personale sanitario competente sul tema delle disposizioni anticipate di trattamento. Risultati: Dalle interviste si evidenzia che l’infermiere è proprio colui che fa da mediatore per permettere alla persona assistita di far valere la sua autodeterminazione, facilitandolo nelle scelte di cura e di assistenza più adeguata. Nella relazione di fiducia con la persona assistita, si identifica il possibile contributo dell’infermiere come colui capace di accogliere i bisogni di assistenza, di informazione espressi dal singolo individuo e di coinvolgimento attivo del paziente in tutte le fasi del percorso assistenziale. Discussione e conclusioni: La figura dell’infermiere, seppur si trovi citata marginalmente all’interno della legge, è fondamentale perché la sua finalità è garantire il rispetto delle volontà?, dell’autonomia e della dignità della persona, soprattutto in condizioni di fragilità. Added by: Laura Scozzo Last edited by: Roberto Accettone |