Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Rizzi Alessandro, Piacentini Edda Olivia. La resilienza nella persona con epilessia: un’indagine conoscitiva. NEU 2019;38(2):49–58.
Added by: Fernando Barberini (08/10/2020 18:57:59) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Rizzi2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieri, Infermieristica in neurologia, Qualità di vita Keywords: Neurologia, Presa in carico Autori: Piacentini, Rizzi Collezione: NEU |
Visualizzazioni: 1/695
Indice di Visite: 27% Indice di Popolarità: 6.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse al mondo tanto da essere stata riconosciuta come “malattia sociale” dall’organizzazione mondiale della sanità, questo perché il paziente può soffrire di ripercussioni psicologiche e sociali derivanti dalla disinformazione e dal pregiudizio che ancora oggi circondano l’epilessia. L’obiettivo dello studio è quello di andare a valutare i livelli di resilienza presenti nel campione considerato e di metterli in relazione con alcuni possibili fattori protettivi o di vulnerabilità. Il campione considerato è di 250 soggetti con diagnosi di epilessia, almeno 18 anni di età e la volontà di partecipare allo studio. Lo strumento utilizzato è un questionario anonimo distribuito per via telematica, caratterizzato da una prima parte in cui sono stati raccolti i dati socio-demografici dei soggetti ed alcune caratteristiche relative alla convivenza con l’epilessia, mentre nella seconda parte è stata distribuita la scala di valutazione della resilienza CD RISC 10 item di Connor e Davidson. Sono state ottenute informazioni riguardo il livello di resilienza presentato dal campione, la reazione alla terapia, il numero di crisi nell’ultimo anno e il tempo di convivenza con l’epilessia. Lo sviluppo di un livello negativo di resilienza è stato maggiore rispetto allo sviluppo positivo. Sono risultati essere fattori protettivi per un buon livello della resilienza l’avere un piano terapeutico efficace, il controllo sul numero di crisi e l’essere di sesso femminile. Mentre uno dei fattori di vulnerabilità è risultato essere un lungo tempo di convivenza con la patologia. L’infermiere può aiutare a migliorare la convivenza con l’epilessia anche sotto l’aspetto dello sviluppo della resilienza andando a stimolare nella persona gli input precursori per un buon livello di resilienza che sono: l’ottimismo, l’autostima, la robustezza psicologica, le emozioni positive e il supporto sociale.
|