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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Consales Davide, Maliziola Claudio, Sampietro Coen Patrizia. Amore, spiritualità e assistenza infermieristica. NEU 2020;39(2):57–69. 
Added by: Giuseppe Lestini (31/08/2020 14:11:49)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Consales2020
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Categorie: Infermieristica clinica
Sottocategorie: Spiritualità
Autori: Consales, Maliziola, Sampietro Coen
Collezione: NEU
Visualizzazioni: 1/702
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Indice di Popolarità: 6.75%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo.)
Perché parlare di amore e di spiritualità nell’assi­stenza infermieristica?
Perché il prendersi cura delle persone richiama, innanzitutto, la componente spirituale dell’assi­stenza intesa come quella dimensione trascen­dente da cui originano quelle visioni, quei modi di pensare, quei significati e quei valori che orien­tano le scelte e le azioni compiute nel quotidiano dagli infermieri.
In secondo luogo, perché il prendersi cura è ani­mato e “scaldato” da una potente fonte di energia, l’amore giustappunto, che spinge a dedicare atten­zione all’altro e a impegnarsi per essere di aiuto.
Le cure compassionevoli, nell’accezione più am­pia del termine, non solo legata al campo delle cure palliative, possono rappresentare lo “sguar­do” professionale attraverso il quale, come infer­mieri, ci rivolgiamo a queste due particolari di­mensioni dell’assistenza.
La compassione non solo consente di sintoniz­zarsi con ciò che un’altra persona sta provando (“come se” si fosse nella posizione dell’altro) ma è “empatia in azione”, ovvero forza propulsiva verso l’altro che si traduce in relazione di aiuto.
Come suggeriva Florence Nightingale l’assistenza è arte: l’infermiere come l’artista, nella costruzio­ne dell’opera, sceglie di donare una parte di sé, trasferendo sull’opera oltre alle sue competenze, anche la sua esperienza esistenziale.
Queste caratteristiche dell’essere infermiere, af­finché vengano utilizzate in modo intenzionale e condiviso, devono essere coltivate attraverso una formazione che, sviluppando quella che in letteratura è definita come intelligenza spiritua­le, promuova una assistenza contraddistinta da una profonda sintonia con la dimensione esisten­ziale della persona assistita e del professionista stesso.
Added by: Laura Scozzo  Last edited by: Giuseppe Lestini