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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Casile Francesco, Gho Cristina, Mercurio Giancarlo. Dai doveri alle competenze avanzate: un viaggio attraverso l’evoluzione dei codici deontologici degli infermieri. NEU 2020;39(1):51–64. 
Added by: Giuseppe Lestini (27/08/2020 14:28:25)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Casile2020
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Categorie: Etica, Organizzazione delle professioni sanitarie
Sottocategorie: Codici deontologici, Codici etici
Autori: Casile, Gho, Mercurio
Collezione: NEU
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Il codice deontologico rappresenta uno degli elementi che identificano le professioni intellettuali. Il processo di professionalizzazione della professione infermieristica in Italia ha visto l’approvazione di cinque codici: nel 1960, nel 1977, nel 1999, nel 2009 e in ultimo lo scorso anno il 2019. Nel primo codice traspare una visione vocazionale e mansionistica della professione armonizzata con le finalità perseguite dall’Ente presso cui lavora. Il malato, come definito dall’etica medica tradizionale, è considerato un incompetente morale e le infermiere, pur aderendo al modello paternalistico, iniziano a spingere il loro pensiero verso principi di protezione e difesa dei diritti del malato. Nel codice del 1977 traspare chiaramente dai suoi contenuti che i principi che devono guidare l’operatore nell’esercizio della professione sono quelli della morale cattolica. L’infermiere può ricorrere all’obiezione di coscienza di fronte alla richiesta di particolari interventi contrastanti i contenuti etici della professione. Un'anticipazione dei contenuti del codice deontologico dell’infermiere del 1999 si era avuta con l’emanazione, nel 1996, del Patto infermiere cittadino. L’approvazione della legge 42 del 1999, riconosceva valore formale al codice deontologico. Il rispetto del principio di responsabilità fa da filo conduttore in tutto il codice del 1999.
Added by: Laura Scozzo  Last edited by: Giuseppe Lestini