Roggi Sara, Picozzi Mario. La phrônésis ricoeuriana: una rilettura di futilità e proporzionalità nei casi di fine vita. Medicina e morale 2020;69(2):213–227.
Added by: Giuliana Covelli (21/08/2020 09:58:58)
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Abstract
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(Trascritto dall'articolo). La dilemmaticità dell'esperienza della malattia, le implicazioni etiche e morali determinate dal progresso della bioingegneria medica e la complessità dei percorsi di cura hanno determinato il progressivo incremento di conflitti di natura morale all'interno delle strutture ospedaliere, dei centri di cura e degli hospice. Tali cambiamenti hanno pertanto condotto filosofi, bioeticisti e teologi morali ad interrogarsi circa la modalità con cui l'etica, diventando parte integrante della prassi clinica, può trovare un'applicabilità nella gestione, decostruzione e risoluzione dei conflitti morali nascenti all'interno del settore sanitario. Paul Ricoeur ha individuato nella phronèsis aristoteliana l'approccio d'indagine imprescindibile per l'analisi contestuale del reale: quello prudenziale. Pertanto, nella sua petite ètique, la "saggezza pratica" - la prudence, così tradotta dalla nozione latina di "prudentia" - rappresenta il punto di partenza dell'espressione del giudizio medico, nonchè dell'applicabilità della norma morale nella particolarità del reale. Il presente lavoro è stato concepito nell'obiettivo di indagare il ruolo pragmatico della nozione ricoeuriana di phronèsis in quella sfera "regionale", così come presentata dall'autore, che è l'etica medica. L'analisi circa il rapporto della "prudenza" nelle dinamiche conflittuali del settore saniatrio risulterà inoltre fondamentale nel rilevare l'interconnissione tra la nozione di phronèsis e i due concetti cardini del fine vita, ovverosia, la futilità e la proporzionalità.
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