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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Danani Carla. Vivere nel mondo”: ripensare la giustizia a partire dalla riconsiderazione della vulnerabilità  e autonomia. Medicina e morale 2020;69(2):193–211. 
Added by: Giuliana Covelli (21/08/2020 08:57:50)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Danani2020
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Categorie: Etica, Psicologia, Sociologia
Sottocategorie: Dignità, Principi etici, Psicologia sociale, Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Sociologia della salute
Autori: Danani
Collezione: Medicina e morale
Visualizzazioni: 1/755
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall'articolo).
Il testo propone una visione che connette vulnerabilità e autonomia, nell'intento di ripensare il nesso che tali questioni cruciali hanno con la giustizia. Comprendendo l'essere umano come "coscienza incarnata" che abita la locicità del mondo non semplicemente vivendo in, ma di esso, in primo lugo cerca perciò di approfondire come debba pensarsi la vulnerabilità umana. Si precisa così che apertura, esposizione e scambio sono caratteristiche ontologiche attraverso cui gli esseri umani possono ricevere e causare danni e mali ma anche soddisfazione e appagamento. In secondo luogo viene messo in luce che la condizione di interdipendenza degli esseri umani non richiede che si abbandoni l'esigenza di perseguire l'"autonomia". al contrario, si tratta di ripensarla: comprendendola come essenziale relazione. Infine, poichè appunto gli esseri umani vivono in relazioni costitutive con le realtà Umane e non umane, l'istanza di evitare subordinazione e dominio pone una questione di giustizia. L'intento qui, è di andare oltre la sterile opposizione tra prospettiva contestuale, propria delle etiche della cura e approccio universalistico, tipico delle etiche dei diritti. Se si intende costruire un mondo in cui ciascuno possa vivere la propria interdipendenza ontologica senza subire paternalismi o subordinazioni, in cui ciascuno possa essere protetto dalle vulnerabilità. Evitabili è avere l'opportunità di sviluppare e di agire la propria autonomia, si devono sollevare esigenze di distribuzione di beni in ambito socio-economico, ma anche di gestione delle infrastrutture sociali e di riconsiderazione delle pratiche di riconoscimento, di cui una società vive: le relazioni sono, sempre, allocate in un luogo.