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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Voce Valentina. L’indicibile della condizione umana. Contro le tesi di Peter Singer. Medicina e morale 2020;69(1):49–69. 
Added by: Giuliana Covelli (19/08/2020 14:55:00)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Voce2020
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Categorie: Antropologia, Etica, Infermieristica clinica, Sociologia
Sottocategorie: Aborto, Antropologia culturale, Dignità, Dilemmi etici, Discriminazione, Eutanasia, Qualità di vita
Keywords: Aborto selettivo, Dignità, Disabilità
Autori: Voce
Collezione: Medicina e morale
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall'articolo).
Il presente lavoro prende le mosse da Unspeakable Conversations, un articolo di Harriet McBryde Johnson in cui l'autrice racconta, da persona con un importante disabilità fisica, del suo incontro con Peter Singer, il filosofo australiano noto anche per aver proposto come eticamente legittima la pratica dell'infanticidio per i neonati con patologie più o meno gravi. In questo saggio vengono messi a tema gli elementi concettuali con cui Singer supporta le sue tesi circa l'eutanasia selettiva: l'utilitarismo delle preferenze come etica normativa, il principio di minimizzazione della sofferenza, il criterio della "qualità della vita" e la nozione "persona" riformulata in chiave funzionalistica. Dopo una breve esposizione di tali assunti, si è proceduto a valutarne la consistenza teorica e a evidenziarne le aporie. L'etica singeriana, in sintesi, risulta incapace di dare conto della complessività dell'esperienza umana in quanto caratterizzata da un'antropologia fortemente riduzionistica, viziata dal pregiudizio nei confronti della disabilità e incapace di comprendere la condizione umana: impostazione che introduce rilevanti conseguenze sul piano etico e sociale.