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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Giustini Marco, Fondi Gianni, Balducci Giuseppe, Cedri Cinzia, Cedri Sabina, Crenca Antonella, et al. Prevalenza nell’uso di dispositivi di sicurezza su veicoli motorizzati in Italia. Uno studio osservazionale multicentrico sulle strade. Epidemiologia & Prevenzione 2020;44(1):31–39. 
Added by: Mauro Iossa (01/07/2020 20:17:35)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Giustini2020
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Categorie: General
Autori: Balducci, Cedri, Cedri, Crenca, Fondi, Giustini, Iurato, Longo, Miloni, Pitidis
Collezione: Epidemiologia & Prevenzione
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo)

RIASSUNTO

OBIETTIVI: fornire una panoramica sull’uso dei dispositivi di sicurezza nei veicoli a motore in Italia negli anni 2015-2017.

DISEGNO: studio osservazionale.

SETTING E PARTECIPANTI: lo studio è stato condotto in 28 città del territorio nazionale con una popolazione residente di oltre 10 milioni di abitanti (pari al 17% della popolazione italiana), coinvolgendo un campione di 232.283 utenti della strada.

PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati monitorati l’uso delle cinture di sicurezza (anteriori e posteriori), dei sistemi di ritenuta per bambini e dei caschi per motocicli. Per ogni città, l’indagine si è svolta in area urbana centrale, urbana periferica ed extraurbana. I dati sono stati aggregati in tre aree geografiche: Nord, Centro e Sud. I dati relativi alle cinture di sicurezza anteriori sono stati forniti separatamente per conducenti e passeggeri.

RISULTATI: l’uso delle cinture di sicurezza anteriori mostra un accentuato trend geografico che va dall’82,6% (Nord) al 36,3% (Sud). I guidatori utilizzano le cinture di sicurezza più frequentemente rispetto ai passeggeri (63,3% vs 57,4%). Il medesimo trend Nord-Sud si riscontra per l’utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori (dal 19,0% al 3,3%) e dei sistemi di ritenuta per bambini (dal 59,9% al 16,6%). L’uso dei caschi si è rivelato elevato ovunque in Italia (in media oltre il 94%).

CONCLUSIONI: malgrado l’uso dei dispositivi di sicurezza sia obbligatorio da molti anni, il rispetto di tali prescrizioni normative appare essere condizionato anche dalle  abitudini degli utenti della strada influenzate di modelli socioeconomici e culturali. L’uso delle cinture di sicurezza posteriori e dei sistemi di ritenuta per bambini è ancora lontano da un livello accettabile così come l’uso delle cinture di sicurezza anteriori nel Sud e nel Centro. Il maggiore uso di dispositivi di sicurezza avrebbe implicazioni significative per la salute pubblica e la sicurezza del traffico, poiché si potrebbe risparmiare un potenziale di 327 morti/anno.

(A cura di Mauro Iossa).