Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Politi Cecilia, Di Rosa Alessandra, Testa Gianfranca. La promozione dell’approccio di genere in sanità. Mondo sanitario 2019;26(9):1–8.
Added by: Fernando Barberini (23/05/2020 17:43:02) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Politi2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Management, Sociologia Sottocategorie: Appropriatezza, Discriminazione Keywords: Promozione della salute Autori: Di Rosa, Politi, Testa Collezione: Mondo sanitario |
Visualizzazioni: 1/763
Indice di Visite: 27% Indice di Popolarità: 6.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). La medicina, fin dalle sue origini, ha avuto un’impostazione androcentrica relegando gli interessi per la salute femminile prevalentemente agli aspetti specifici correlati alla riproduzione. Negli ultimi anni, moltissime ricerche a livello nazionale, europeo e mondiale hanno dimostrato come tra uomo e donna esistono significative differenze rispetto all’insorgenza, all’andamento clinico e alla prognosi di molte malattie. In Italia l’8,3% delle donne denuncia un cattivo stato di salute rispetto al 5,3% degli uomini; tuttavia le donne sono più attente alla salute e si sottopongono con più frequenza a controlli di prevenzione rispetto agli uomini. Le donne inoltre, sono al primo posto nel consumo di farmaci, sono colpite da reazioni avverse ai farmaci (ADR) in misura nettamente maggiore rispetto agli uomini, ma sono poco rappresentate negli studi clinici o farmacologici. Lo sviluppo quindi di approcci diagnostici e terapeutici che valutino le differenze di genere, consentirebbe di migliorare le prospettive di salute in tutta la popolazione. Il tema delle disuguaglianze come stimolo e della Medicina di Genere (MDG) come area di intervento, rappresentano oggi aspetti di sicura rilevanza ed attenzione nel campo della salute non solo della donna, da realizzare attraverso la cooperazione stretta tra centri di ricerca, ospedali, università ed istituzioni pubbliche per favorire la crescita della conoscenza, l’aumento degli studi specifici, ma soprattutto la costruzione di una coscienza pubblica competente ed esigente.
|