Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Greco Mario. Criteri per l’accertamento in sede civile del nesso di causalità tra la condotta medica e un evento dannoso per il paziente, nei casi di presunta malasanità [rassegna di giurisprudenza]. Mondo sanitario 2019;26(5):30–33.
Added by: Roberto Accettone (10/04/2020 10:10:32) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Greco2019j Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Legislazione Sottocategorie: Malpractice, Sentenze civili Keywords: Responsabilità civile Autori: Greco Collezione: Mondo sanitario |
Visualizzazioni: 1/788
Indice di Visite: 28% Indice di Popolarità: 7% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, nei giudizi risarcitori da responsabilità sanitaria, il paziente (creditore/danneggiato) deve provare il nesso di causalità fra l’insorgenza o l’aggravamento della patologia e la condotta del sanitario (fatto costitutivo del diritto), mentre il medico e/o la struttura (debitori/danneggianti) devono provare che una causa imprevedibile ed inevitabile ha reso impossibile la prestazione (fatto estintivo del diritto). Nel caso in cui più sanitari di una medesima struttura siano intervenuti in momenti diversi per assistere il paziente, l’accertamento del nesso causale tra la condotta medica e l’evento dannoso per l’assistito, deve avere riguardo all’insieme degli episodi in cui si è articolato l’unitario contegno omissivo addebitato alla struttura sanitaria e, per essa, ai suoi operatori; e, a tal fine, il giudice deve avvalersi, in primo luogo, della consulenza tecnica d’ufficio, la quale, disponendo delle conoscenze tecniche specialistiche necessarie per la comprensione dei fatti e per la loro stessa rilevabilità, gli offre il quadro dei fattori causali entro il quale far operare la regola probatoria della certezza probabilistica per la ricostruzione del nesso causale. |