Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
D'Innocenzo Marinella. Il nuovo Atto Aziendale della ASL di Rieti: un moderno assetto organizzativo per risposte integrate e appropriate ai bisogni di salute della popolazione reatina. Mondo sanitario 2019;26(5):15–25.
Added by: Roberto Accettone (22/03/2020 15:24:14) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DInnocenzo2019a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Economia sanitaria, Management, Strutture sanitarie Sottocategorie: Accessibilità dei servizi, Aziende sanitarie locali, Distretti, Programmazione sanitaria Autori: D'Innocenzo Collezione: Mondo sanitario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Da pochi mesi è stato approvato il nuovo Atto aziendale della ASL di Rieti, Azienda del Sistema Sanitario regionale del Lazio che sta puntando sull’innovazione di modelli organizzativi per rispondere con appropriatezza ad una popolazione che risulta essere l’ambito regionale con il più elevato indice di vecchiaia ed il più basso tasso di densità demografica. Nell’Atto, infatti, è declinato che la ASL di Rieti “crede nella centralità della persona, dei suoi bisogni e aspettative, lavora per creare condizioni di equità nell’accesso e nella fruizione dei servizi”, promuovendo il rafforzamento dell’identità organizzativa e la ricerca costante di un’etica nell’agire quotidiano, lo sviluppo delle competenze e la valorizzazione di tutti gli operatori e la costruzione di una rete di alleanze con gli attori sociali, pubblici e privati, e la ricerca di un confronto costante e continuativo con le Istituzioni Regionali, perché dalle sinergie possano scaturire soluzioni adeguate alla complessità delle sfide da affrontare. Una sfida entusiasmante quella portata avanti da tutti gli operatori della ASL, e che riparte dal nuovo Atto Aziendale e dal primo Piano della Cronicità aziendale con lo scopo di realizzare la presa in carico globale della persona con i suoi bisogni di salute. Tutto declinato sotto il termine “care”: acute, long term, end-life, transitional, proximity, outpatient, empowerment. E poi una Centrale operativa dell’integrazione sociosanitaria dedicata alla cura della cronicità, strutture territoriali capillarmente diffuse come le Case della salute, gli ambulatori polispecialistici, oltre che spazio ad azioni di prevenzione e di promozione di stili di vita sani e salutari. |