Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Forciniti Antonio, Greco Mario. Il consenso informato e le disposizioni anticipate del paziente circa i trattamenti di cura, alla luce della legge sul testamento biologico. Le connesse responsabilità dei professionisti sanitari. Organizzazione Sanitaria 2019;43(3):16–32.
Added by: Gianluca Pozzuoli (15/02/2020 16:55:34) Last edited by: Gianluca Pozzuoli (15/06/2021 17:25:44) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: forciniti2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Dichiarazioni anticipate di trattamento Autori: Forciniti, Greco Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Questo articolo vuole contribuire a chiarire i contenuti della L. n. 219/2017, detta anche “Legge sul testamento biologico”, uno dei più importanti provvedimenti normativi intervenuti negli ultimi anni in materia sanitaria. Tale Legge - che assume un certo rilievo anche in ordine al trattamento dei dati personali sanitari - ha disciplinato, per la prima volta, in maniera esaustiva il consenso informato che il paziente è chiamato ad esprimere in merito agli accertamenti diagnostici e ai trattamenti terapeutici a cui debba essere sottoposto; e, inoltre, ha introdotto i nuovi istituti delle “disposizioni anticipate di trattamento” (DAT) e della “pianificazione condivisa delle cure”. Nel panorama giuridico italiano, il consenso informato è rimasto per molto tempo confinato nel mero dibattito accademico. Prima dell’entrata in vigore della L. 219/2017, infatti, non esisteva una previsione normativa specifica, talché il percorso per il pieno riconoscimento di tale manifestazione di volontà come diritto individuale irrinunciabile è stato irto di ostacoli ed è stato dovuto soprattutto, se non esclusivamente, all’evoluzione della giurisprudenza costituzionale e di legittimità, le cui pronunce hanno individuato il fondamento del consenso informato direttamente nella Costituzione, in particolare nell’art. 32, sintesi impareggiabile di due diritti fondamentali della persona: quello all’autodeterminazione e quello alla tutela della salute. In relazione alla Legge in esame, e ai nuovi istituti da essa disciplinati, vengono qui considerate anche le norme introdotte in precedenza dal Legislatore in tema di sicurezza delle cure e di responsabilità medica (“Decreto Balduzzi” del 2012 e Legge n. 24/2017). L’insieme di dette normative costituisce un innovativo corpus juris di carattere sufficientemente organico, in grado di offrire al cittadino una adeguata tutela dei suoi diritti nella condizione di ammalato, senza trascurare la dovuta attenzione alle prerogative, attribuzioni e difficoltà dell’esercizio professionale dei medici e degli altri sanitari. Added by: Sandro Filardi Last edited by: Gianluca Pozzuoli |