Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Lupis Roberto, Martini Valentina. Il concetto di bisogno nel pensiero filosofico: dallo zoon politikón al capability approach . NEU 2018;37(1):47–54.
Added by: Laura Scozzo (10/01/2020 12:53:00) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Lupis2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Filosofia Sottocategorie: Filosofia dell'assistenza Keywords: Multiculturalismo Autori: Lupis, Martini Collezione: NEU |
Visualizzazioni: 1/851
Indice di Visite: 29% Indice di Popolarità: 7.25% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). In questo contributo ci proponiamo di illustrare come il concetto di bisogno sia stato analizzato nella filosofia occidentale, evidenziandone in particolare tre aspetti: quello antropologico (cosa ci dice il bisogno sull’uomo? Come traduce la condizione umana storicamente data?) quello economico (i bisogni possono ridursi al possesso delle merci? È la produzione che crea nuovi bisogni o viceversa? È possibile una gerarchia di bisogni?) e quello etico (quali atteggiamenti assume l’uomo di fronte ai bisogni che sente, siano essi di natura fisiologica o artificiale?). Dopo un breve excursus sui diversi modi in cui la nozione di bisogno è stata trattata nella storia della filosofia da Platone a Marx, approfondiamo il concetto e le pratiche del Capability Approach (CA), inteso come teoria etica, politica ed economica che si propone di intervenire, anche a livello giuridico, per affermare il diritto di autodeterminarsi dei singoli cittadini e l’obbligo delle istituzioni a rimuovere gli ostacoli che possono impedire il libero sviluppo degli individui con relativa soddisfazione dei loro bisogni non solo materiali. Le opere di Amartya Sen e Martha Nussbaum, fondatori e promotori di questo approccio, hanno scardinato la visione economica classica, anche in rapporto alla concezione dei bisogni, proponendo attraverso i concetti di functionings e di capabilities un’idea di società giusta in quanto equa, dove la ricchezza di un paese non si misura solo in termini di PIL ma anche di politiche sociali, educative ed economiche volte a sostenere lo sviluppo autonomo di tutti gli individui.
|