(Trascritto dall’articolo). In un mondo che cambia rapidamente, anche il nursing è destinato a evolvere: da tempo nel mondo sono emerse figure infermieristiche caratterizzate da competenze specialistiche molto avanzate: si è tracciato il percorso di riconoscimento del ruolo, a partire da esigenze reali, fino alle definizioni legislative. Nello specifico campo delle neuroscienze, nel decennio scorso un progetto comune multinazionale europeo, nominato neuroblend, ha posto le basi per il profilo e le competenze dell’infermiere specializzato in questa branca. In Italia, il riconoscimento del ruolo di infermiere specializzato/esperto è ancora fonte di discussione e di disaccordo, anche fra professioni sanitarie. Eppure è chiaro che l’infermiere di neuroscienze svolge un ruolo diverso da altri professionisti della sanità, perché deve riconoscere i disturbi di coscienza, il follow up è spesso svolto senza collaborazione del paziente, dovendo interagire con l’ambiente esterno e con i parenti, ben sapendo le implicazioni dell’evoluzione clinica, ed infine considerare le varie funzioni, frenare il deterioramento in certe malattie croniche, favorire il recupero nelle malattie acute. Per questo motivo abbiamo cercato di identificare più attentamente le capacità, le conoscenze, le abilità e le attitudini necessarie, sia nella pratica quotidiana, sia negli eventi inaspettati ma frequenti. Analogamente si è tracciato il difficile percorso legislativo che, seppur in ritardo, dovrà prima o poi prendere atto della realtà.