Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Dal Zotto Alessandra, Tomasi Matilde, Rigon Debora, Dal Santo Deborah, Bernardi Patrizia, Saugo Mario. Stili di vita e alterazioni della glicemia e della colesterolemia rilevate su stick e della pressione arteriosa nella popolazione cinquantenne italiana e straniera residente nell’Alto Vicentino. Epidemiologia & Prevenzione 2019;43(2-3):144–151.
Added by: Mauro Iossa (24/11/2019 14:36:16) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DalZotto2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: General Autori: Bernardi, Dal Santo, Dal Zotto, Rigon, Saugo, Tomasi Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo)
RIASSUNTO OBIETTIVI: confrontare le prevalenze dei fattori di rischio cardiovascolare, misurati direttamente da operatori sanitari del Dipartimento di prevenzione della Azienda ULSS Pedemontana, in un ampio campione di cinquantenni italiani e stranieri non esenti dal pagamento del ticket per malattie cardiovascolari che hanno aderito al Progetto regionale di prevenzione “Cardio50”. DISEGNO: studio trasversale. SETTING E PARTECIPANTI: dalle liste anagrafiche sono stati estratti i cinquantenni residenti italiani e stranieri che non risultavano già affetti da diabete mellito, ipertensione, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: agli aderenti sono stati somministrati questionari standardizzati per la valutazione dello stile di vita, effettuando anche una rilevazione ambulatoriale di peso, altezza, indice di massa corporea, girovita, pressione arteriosa omerale e uno stick per glucosio e colesterolo. Il livello di istruzione è stato valutato anche in un ampio sottogruppo di aderenti. La prevalenza di fattori di rischio è stata descritta e analizzata per area geografica di origine, separatamente per maschi e femmine e aggiustata per livello di istruzione. RISULTATI: hanno aderito complessivamente 3.420 su 5.088 persone, pari al 67,2% degli invitati; l’adesione è risultata più bassa nelle donne straniere. Sia le donne sia gli uomini stranieri mostrano prevalenze nettamente più basse di stili di vita adeguati rispetto agli italiani (donne: 20,3% vs. 34,3%; uomini: 13,2% vs. 25,6%). Le differenze rimangono ampie e significative anche dopo aggiustamento per livello di istruzione. La prevalenza di alterazioni della pressione arteriosa/colesterolemia/glicemia è più elevata nelle donne straniere rispetto alle italiane (39,1% vs. 28,4); la prevalenza di iperglicemia misurata tramite stick è risultata rispettivamente pari a 8,7% e 1,9%. CONCLUSIONI: la maggioranza degli stranieri residenti è raggiungibile mediante un intervento di prevenzione primaria su chiamata attiva realizzato ad hoc. Tra i partecipanti stranieri si rileva una prevalenza nettamente più elevata di fattori di rischio cardiovascolari rispetto agli italiani. È auspicabile un intervento integrato da parte dei medici di medicina generale e del Dipartimento di prevenzione al fine di migliorare gli stili di vita, sia a livello individuale sia a livello di comunità, e di facilitare un riconoscimento precoce dei nuovi casi di diabete mellito, ipertensione e ipercolesterolemia tra i residenti stranieri. (A cura di Mauro Iossa). |