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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Mongardi Maria, Fortuna Daniela, Sciolino Lorenzo. Gli esiti sensibili alle cure infermieristiche: i risultati di uno studio multicentrico. Assistenza infermieristica e ricerca 2019;38(3):117–137. 
Added by: Paola Gentili (24/11/2019 09:30:30)   Last edited by: Paola Gentili (22/04/2021 13:06:44)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Mongardi2019
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Categorie: Metodologia dell'assistenza infermieristica
Sottocategorie: Interventi infermieristici, Risultati infermieristici
Keywords: Cadute, Contenzione, Lesioni da pressione
Autori: Fortuna, Mongardi, Sciolino
Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca
Visualizzazioni: 1/953
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Indice di Popolarità: 7.75%
Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo).
Introduzione. La relazione tra caratteristiche del personale ed esiti sensibili all'assistenza è stata esplorata in molti studi. Obiettalutare l'impatto delle caratteristiche del personale, del benessere lavorativo degli infermieri e delle ore di assistenza erogate su lesioni da pressione (LDP), cadute e uso della contenzione. Metodi. Studio longitudinale che ha incluso da febbraio 2014 a giugno 2015, 24110 pazienti consecutivi e 2606 infermieri di 134 reparti – geriatria e medicina (GM), ortopedia-traumatologia (OT) e riabilitazione e lungodegenza (LR) – di 12 regioni italiane. I dati sono stati raccolti da personale addestrato fino a 15 giorni per ogni paziente, e sul personale di ogni turno. Risultati. C'è una grossa variabilità delle caratteristiche dei pazienti e degli infermieri e degli esiti per area ma anche all'interno di ciascuna area (es. GM). Un paziente in GM ha ricevuto in media 144±35 minuti di assistenza/die; 186±146 in OT e14 0±40 in RL. L'incidenza di LDD era del 5.3%± 4.8% in GM; 5.1%±5.6% in OT e 8.6%±10.1% in LR. Il 41.4%±30.3% dei pazienti in GM era contenuto, 24.8%±23.4% in OT e 54.7%±29.7% in RL. L'incidenza di cadute era 1.9%±2.1% in GM, 0.8%±1% in OT e 2.9%±3,8% in LR. Le analisi multilevel hanno confermato il peso dei fattori clinici ma anche l'impatto positive di alcune caratteristiche del personale (e il numero di infermieri esperti) e quello negativo di caratteristiche legate all'ambiente di lavoro, quali la depersonalizzazione, anche se con grande variabilità tra contesti. Conclusioni. Le caratteristiche del personale legate all'ambiente di lavoro impattano sugli esiti dei pazienti ma la grande variabilità tra contesti richiede analisi stratificate per valutare il peso di questi fattori.


Added by: Edvige Fanfera  Last edited by: Paola Gentili