(Trascritto dall’articolo). Introduzione: il crescente tasso di sopravvivenza a lungo termine dei destinatari di trapianto renale  nei giovani adulti richiede una maggiore attenzione dei problemi tipici di questa fascia di età. La non aderenza negli adolescenti rappresenta un problema rilevante, perché si inserisce nel delicato passaggio dall'età infantile all'età adulta. Comprendere meglio il fenomeno della non aderenza alla terapia immunosoppressiva negli adolescenti e individuare le strategie per migliorare la compliance, rappresenta una priorità per l'infermiere che deve pianificare un'assistenza mirata al soddisfacimento dei bisogni del paziente e alla prevenzione delle complicanze. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica su Cinahl e Medline attraverso Pubmed per identificare studi negli ultimi dieci anni sull'aderenza alla terapia immunosoppressiva da parte degli adolescenti trapiantati di rene e sulle strategie per migliorare la compliance. Risultati: selezionati 19 studi. Le evidenze più significative sono rappresentate dai seguenti punti: la non aderenza alla terapia è più alta negli adolescenti rispetto ai bambini più piccoli, i fattori di rischio e le barriere per la corretta assunzione della terapia sono associati a problematiche famigliari, a condizioni psicofisiche dell'adolescente, alle caratteristiche della terapia e alla dimenticanza. Conclusioni: gli adolescenti trapiantati di rene sono a rischio di non aderenza alla terapia immunosoppressiva. Manca ancora un gold standard per la misurazione della non aderenza negli adolescenti e le strategie per migliorare la compliance non sono studiate in modo approfondito. Le prospettive di miglioramento risiedono nella tecnologia telefonica, nel ruolo del caregiver e nella qualità dell'educazione sanitaria.