Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Nonni Barkissa, Ponginebbi Mariarosa, Bettinardi Ornella, Masera Giuliana. La vita spezzata, la vita ricostruita: il ruolo infermieristico nella relazione con il paziente paraplegico. NEU 2017;36(4):4–11.
Added by: Laura Scozzo (15/10/2019 09:40:44) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Nonni2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Medicina, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Teorie infermieristiche Sottocategorie: Comunicazione, Medicina, Relazione di aiuto Keywords: Disabilità, Logoterapia, Neurologia, Riabilitazione Autori: Bettinardi, Masera, Nonni, Ponginebbi Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Obiettivi e finalità: l'obbiettivo della mia ricerca psicosociale è quello di indagare l’applicabilità della logoterapia di Viktor Frank nel processo di cura del paziente paraplegico, cercando innanzitutto di comprendere come i pazienti paraplegici percepiscano le capacità comunicative degli infermieri, ma anche comprendere quanto gli infermieri valutino importante e applicabile l’empatia ai fini della relazione terapeutica. Backgound: nell’assistenza alla persona mielolesa in fase post acuta, la comunicazione e l’empatia diventano punti forti e aspetti fondamentali nella riabilitazione e reinserimento sociale dello stesso. La letteratura internazionale sottolinea quanto questi concetti siano importanti da applicare alla cura anche se non vi sono ancora evidenze scientifiche rispetto al paziente mieloleso (ma non vi sono ancora collegamenti diretti al paziente mieloleso). Materiale e metodi: la ricerca si è svolta attraverso un’indagine realizzata presso due Unità Spinali Unipolari: ospedale Niguarda di Milano e Ospedale di Pietraligure; due centri riabilitativi: Villanova sull’Arda e Montecatone. Il campione è stato diviso in pazienti con diagnosi di paraplegia e infermieri che lavorano da almeno 2 anni nei suddetti centri. Ai pazienti è stato somministrato, in forma anonima, il questionario Health Care Communication Questionnaire (HCCQ) (M. Sommaruga, P. Gramigni 2008); agli infermieri è stata somministrata la Jefferson Empaty Scale (Hojat et Al. 2001). Risultati: i risultati della ricerca ottenuti dalle scale somministrate, hanno evidenziato nel 98% insoddisfazione da parte dei pazienti, che ritengono di essere ascoltati in modo inefficace e sbrigativo, e difficoltà da parte degli infermieri nel riuscire a sperimentare l’empatia nella relazione con il paziente. Conclusione: i risultati evidenziano come carenza di empatia nella relazione infermiere e persona assistita, sia deterrente nella costruzione di una relazione d’aiuto efficace. Si è ipotizzato come l’approccio fenomenologico-esistenziale di Viktor Frankl, possa aiutare a trasformare la relazione in un luogo di reale “incontro” tra due umanità, quella dell’infermiere e quella della persona affetta da mielolesione, entrambi alla ricerca di un significato del proprio essere. Added by: Laura Scozzo Last edited by: Laura Scozzo |