Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Polo Giovanni Battista, Bianco Marco, Carta Antonello. Remote Damage Control Resuscitation. L’uso della trasfusione precoce nel paziente emorragico in ambito extraospedaliero. Scenario 2019;36(2):12–20.
Added by: Daniela Forte (13/10/2019 17:46:13) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Polo2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Medicina Sottocategorie: Infermieristica in ortopedia, Medicina, Segni, Trasfusione di sangue Keywords: Ematologia, Emorragia, Procedure terapeutiche, Trauma Autori: Bianco, Carta, Polo Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: La teoria del Remote Damage Control Resuscitation (RDCR) si applica nel trattamento preospedaliero del paziente emorragico, e predilige l’infusione precoce di emoderivati per contrastare gli stati di acidosi e coagulopatia. L’obiettivo del presente studio è quello di analizzare come questa procedura viene impiegata nelle varie realtà estere dove è stata introdotta, rilevando i risultati che sono ottenuti in termini di outcome per il paziente, fattibilità e costi. Metodo: È stata condotta una ricerca bibliografica in alcuni database on-line, ricercando un confronto tra trattamento con trasfusione di emoderivati e infusione di cristalloidi e colloidi in pazienti vittime di emorragie traumatiche e atraumatiche. Sono inoltre compresi studi di fattibilità della procedura che descrivono il percorso di implementazione e utilizzo della procedura. Risultati: Nella maggior parte dei 24 studi reperiti,comprendenti i pazienti adulti e pediatrici, si rilevano significativi benefici per il paziente in termini di sopravvivenza, miglioramento dei parametri vitali, stato emodinamico e dell'acqua colazione. Gli emocomponenti utilizzati sono le emazie concentrate e il plasma, amministrati principalmente da un equipe multidisciplinare nel mezzo elicottero. Discussione: La trasfusione precoce si è rivelata essere una procedura fattibile e sicura per il paziente e nella maggior parte degli studi con evidenti benefici. L'utilizzo sul campo di emocomponenti comporta un adeguamento dei mezzi ma soprattutto un’accurata gestione delle unità di emoderivati. E’ richiesta inoltre una specifica formazione del personale e l'implementazione di specifici protocolli di identificazione del paziente da sottoporre a trasfusione e per l'attuazione della procedura stessa. Conclusione: Ulteriori studi sono raccomandati per verificare più precisamente i benefici della trasfusione precoce e gli outcome per il paziente, e definire la modalità di utilizzo ottimale degli emocomponenti, auspicando uno sforzo anche in Italia per introdurre la procedura e implementare i concetti del RDCR, per assicurare un più alto livello di cure al paziente critico. Added by: Daniela Forte Last edited by: Daniela Forte |