(Trascritto dall’articolo). Il paziente fragile è solitamente anziano, con patologie multiple, stato di salute instabile e frequentemente disabile, le cui esigenze assistenziali sono determinate da fattori legati a condizioni cliniche, status socio-familiare, ambientale, accessibilità alle cure. La valutazione della fragilità permette lo sviluppo di piani assistenziali mirati ai reali bisogni del paziente. Obiettivi. Identificare gli strumenti di valutazione della fragilità nell'anziano basati su dati rilevabili direttamente dagli infermieri. Metodi. Utilizzo delle banche dati Pubmed, CINAHL e COCHRANE, con i termini mesh "frailty, weights and measures, scale"; limiti età (65+ years) e lingua (inglese e italiana); è stata analizzata la bibliografia degli articoli selezionati. Le voci di ogni strumento sono state suddivise per ambito (cognitivo, psicologico, fisico e sociale) e gli strumenti in mono e multidimensionali. Sono state studiate le caratteristiche principali di ciascuno strumento, il potenziale utilizzo nell'assistenza infermieristica, sia della scala originale che delle versioni modificate. Risultati. Dai 115 articoli selezionati, sono stati identificati 13 strumenti di valutazione della fragilità, raggruppabili in due tipi di concettualizzazioni: un costrutto unidimensionale, orientato al dominio fisico del funzionamento e allo stato biologico/fisiologico, una valutazione multidimensionale, basata sull'analisi delle interazioni dei domini fisico, psicologico e sociale del funzionamento umano. Conclusioni. Non esiste una misura standard ed internazionalmente condivisa per la valutazione della fragilità; alcune misurazioni sono più adeguate per lo screening della fragilità a livello di comunità, altre invece per un contesto ospedaliero.
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