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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Nordio Manuela, Bortoli Nicola, Badon Pierluigi, Buchini Sara. Alterazione dei parametri vitali durante il trasporto in ambulanza ed in idroambulanza: studio di coorte prospettico. Scenario 2018;35(4):25–29. 
Added by: Edvige Fanfera (25/09/2019 14:46:03)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Nordio2018
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Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Sottocategorie: Accertamento, Infermieristica in area critica
Keywords: Servizio 118
Autori: Badon, Bortoli, Buchini, Nordio
Collezione: Scenario
Visualizzazioni: 1/939
Indice di Visite: 30%
Indice di Popolarità: 7.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Introduzione. Diversi studi hanno dimostrato che il trasporto in ambulanza provoca un aumento in pochi secondi di frequenza cardiaca, pressione sanguigna e livelli degli ormoni dello stress nel plasma.
Obiettivo. Analizzare se il trasporto in ambulanza e anche in idroambulanza comporta alterazioni dei parametri vitali.
Materiali e metodi. Studio di coorte prospettico. Setting: Centrale Operativa 118 SUEM Mestre-Venezia dell’Azienda ULSS 3 Serenissima. Campione: pazienti maggiorenni trasportati in ambulanza o in idroambulanza per almeno 5 minuti. Raccolta dei dati: dal 1° giugno al 15 settembre 2016. Sono stati raccolti dati demografici, causa e durata del traporto e posizione del paziente; sono stati rilevati frequenza cardiaca, pressione arteriosa e saturazione di ossigeno prima e durante il trasporto. Analisi dei dati: analisi descrittiva, t di Student e analisi della varianza.
Risultati. Sono stati arruolati 76 pazienti. In idroambulanza la frequenza cardiaca è diminuita in tutti i pazienti (p-value 0,054), la pressione arteriosa sistolica è diminuita solo nei pazienti seduti (p-value 0,015) ed è aumentata in quelli trasportati distesi (p-value 0,002), la pressione arteriosa diastolica è aumentata in tutti i pazienti (p-value 0,010). Il trasporto con l’ambulanza ha determinato una diminuzione significativa della pressione arteriosa sistolica nei pazienti seduti (p-value 0,025) e un aumento significativo della pressione arteriosa diastolica in tutti i pazienti (p-value 0,043); per frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno, non ci sono state alterazioni significative.
Discussione. In entrambi i mezzi si sono determinate delle variazioni dei parametri vitali. Comparando la differenza di alterazione dei parametri vitali tra i due mezzi, lo studio non ha riportato risultati significativi.
Conclusioni. Indipendentemente dal tipo di mezzo utilizzato, è compito dell’operatore evitare danni aggiuntivi al paziente. Studi con campione più ampio sarebbero necessari per testare una metodologia per ridurre lo stress dei pazienti durante il trasporto d’emergenza.