Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Testoni Ines, Bottacin Marina, Fortuna Belinda Claudia, Zamperini Adriano, Marinoni Gaia Luisa, Biasco Guido. Esigenze formative in cure palliative e psicologia nei corsi di laurea in infermieristica: uno studio qualitativo con focus group tra studenti universitari italiani. Psicologia della salute 2019(2):80–99.
Added by: Valentina Biagioli (07/08/2019 05:06:10) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Testoni2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Psicologia, Scienze della formazione Sottocategorie: Cure palliative, Morte, Pedagogia, Psicologia sociale, Religione Keywords: Formazione universitaria Autori: Biasco, Bottacin, Fortuna, Marinoni, Testoni, Zamperini Collezione: Psicologia della salute |
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Allegati |
Abstract |
Nonostante le cure palliative siano diventate sempre più importanti, in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, i corsi di laurea in infermieristica non preparano adeguatamente gli studenti a gestire il rapporto con i morenti. Questo studio mira ad indagare la competenza percepita nelle cure di fine vita tra studenti che seguono corsi di infermieristica. Adottando un approccio qualitativo, lo studio ha coinvolto 37 studenti universitari al terzo anno di corso, in 4 città del nord Italia che offrono corsi di laurea in infermieristica. Il testo della loro discussione è stato trascritto e parzialmente lemmatizzato, quindi i dati testuali sono stati elaborati con Atlas-t attraverso un’analisi tematica sulla base delle raccomandazioni EACP. Questo studio mostra che la morte è percepita come un nonsense e la religione come un semplice strumento per alleviare la sofferenza dei morenti e dei loro parenti. Tuttavia, gli studenti hanno ritenuto di non essere pronti ad affrontare ed a gestire tali temi. Come indicato dalle raccomandazioni EACP, emerge la necessità di un curriculum specifico di educazione alla morte, con elementi di cure palliative, psicologia e religione, abilità comunicative e riflessività. Inoltre, viene sottolineata la necessità di un supervisore in grado di utilizzare la medicina narrativa come supporto. (Trascritto dall'articolo). |