Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Dalla Costa Cloè, Prandi Vanessa, Lenta Elena, Bracco Alberta, Frigeri Maria Cristina, Traina Mario, et al. Impatto organizzativo, customer satisfaction e analisi SWOT di un’esperienza di telecare. Organizzazione Sanitaria 2019;43(1):5–26.
Added by: Claudia Onofri (04/07/2019 07:52:54) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DallaCosta2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Management, Scienze dell'informazione Sottocategorie: Allocazione delle risorse, Informatica, Organizzazione del lavoro, Strumenti informativi Keywords: Centro assistenza domiciliare (CAD), Presa in carico Autori: Bracco, Dalla Costa, Frigeri, Lenta, Mastrobuono, Prandi, Traina, Viglino Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Nel 2009 all’interno dell’ASL CN2 (Azienda sanitaria locale) veniva avviato un progetto di telecare con un sistema dedicato chiamato eViSuS® per la gestione dei pazienti in dialisi peritoneale domiciliare. In seguito a sviluppi tecnologici, dal 2016 il progetto veniva ampliato con il coinvolgimento delle strutture di Dietologia, Chirurgia Vascolare, Fisiatria, Cure Palliative e di alcuni Medici di Medicina Generale (MMG). La rete è stata sviluppata per fornire assistenza e cura a pazienti residenti al proprio domicilio oppure in RSA (Residenza sanitaria assistenziale). Essendo ormai il modello uscito dalla fase progettuale ed entrato all’interno dell’ASL come attività routinaria, si è deciso di analizzare l’impatto organizzativo complessivo ottenuto con l’inserimento di questa nuova tecnologia attraverso un questionario che andasse a valutare le risorse umane (in termini di unità, necessità di riunioni di equipe e di formazione del personale) e la necessità di spazi, arredi e macchinari; inoltre è stato valutato il fabbisogno (e il conseguente impatto) di processi assistenziali di supporto. Secondariamente è stato valutato il livello di gradimento da parte del personale coinvolto nell’attività (personale ospedaliero, territoriale domiciliare e di RSA). L’ultimo obiettivo di questo lavoro è stata la compilazione di una SWOT Analysis (Strenghts, weaknesses, opportunities, threats) al fine di valutare punti di forza, debolezze, minacce e opportunità nell’ottica di un’ulteriore estensione della rete assistenziale. Per quanto riguarda l’impatto organizzativo il dato positivo più rilevante è stato la possibilità di incrementare il collegamento tra diverse unità operative con significativi risvolti nell’implementazione di processi clinici assistenziali e di percorsi diagnostico-terapeutici tra operatori e strutture differenti all’interno dell’ASL. Per contro, la necessità di riunioni organizzative, in particolar modo durante la fase di avvio progettuale, ha avuto un impatto negativo all’interno delle strutture coinvolte. Complessivamente il personale è risultato soddisfatto della modalità attuativa, anche se ha mostrato maggior gradimento per una visita tradizionale face to face rispetto ad una video visita. Dalla SWOT Analysis gli strenght più significativi sono risultati essere la facilità di utilizzo (data dalle caratteristiche intrinseche del sistema), la possibilità di valutare più pazienti e in modo più frequente, la motivazione del personale, la possibilità di maggior collaborazione tra differenti unità operative. Le weakness sono risultate legate alla necessità di acquisto di macchinari specifici, alla mancanza di devices esterni (es. fonendoscopio) ed alla mancanza di una cartella clinica informatizzata e integrata tra Ospedale e Territorio. In un contesto sociodemografico favorevole allo sviluppo della telemedicina (diffusione sempre maggiore della tecnologia nella società odierna) le opportunity del sistema sono legate alla possibilità di creare infinite reti assistenziali anche al di fuori della ASL. Infine tra i principali threaths emersi si è riscontrata la mancanza di un’omogena copertura della rete radiomobile territoriale, unita ad una possibile resistenza al cambiamento e allo scetticismo legato all’uso della tecnologia da parte del personale sanitario. |