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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Palese Alvisa, Ambrosi Elisa, Stefani Francesca, Zenere Alessandra, Saiani Luisa. Le attività degli Operatori Socio-Sanitari nei contesti ospedalieri: uno studio mixed-method. Assistenza infermieristica e ricerca 2019;38(1):6–14. 
Added by: Paola Gentili (08/06/2019 10:43:54)   Last edited by: Paola Gentili (22/04/2021 13:10:49)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Palese2019
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Categorie: Gruppi occupazionali, Management
Sottocategorie: Organizzazione del lavoro, Personale ausiliario
Keywords: Modelli organizzativi
Autori: Ambrosi, Palese, Saiani, Stefani, Zenere
Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo).
Introduzione. Dopo vent'anni dall'inserimento dell'Operatore Socio-Sanitario (OSS) nella pratica assistenziale, il suo ruolo è ampiamente dibattuto. Obiettivi. Descrivere le attività effettuate dall'OSS e il tempo dedicato; individuare le attività svolte in autonomia che appartengono all'area di confine con la competenza infermieristica ed analizzarne le motivazioni. Metodi. Studio multicentrico con approccio mixed-method. Cinquantasei OSS di 17 ospedali del Nord-Italia sono stati osservati durante la pratica quotidiana e intervistati rispetto alle motivazioni dello svolgimento in autonomia di attività di confine con la competenza infermieristica. Risultati. Gli OSS hanno svolto principalmente attività di assistenza diretta (67.7% del tempo osservato) cure igieniche, mobilizzazione e alimentazione. Negli ospedali di dimensioni maggiori (p=0.034), nei reparti chirurgici (p=0.001), con uno skill mix >40% (p= 0.044) e un ridotto numero di pazienti per infermiere (p=0.041) gli OSS dedicavano significativamente meno tempo alle attività di assistenza diretta. Le attività di confine con le competenze infermieristiche effettuate più frequentemente in autonomia sono state la mobilizzazione (22;39.3%) e le cure igieniche (21;37.5%) in pazienti instabili, l'alimentazione di pazienti disfagici (19;34%), la sostituzione delle flebo (16; 28.6%) e la medicazione delle lesioni da pressione (11; 19.6%). Gli OSS hanno agito in autonomia per l'esperienza lavorativa, per rispondere tempestivamente ai pazienti e ridurre il carico di lavoro degli infermieri. Conclusioni. È necessario monitorare lo sviluppo del ruolo degli OSS nei contesti ospedalieri per comprendere le integrazioni con gli infermieri.


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