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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Casadidio S, D'Amato A. Al medico il risveglio, all’infermiere il recupero del paziente. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2019;31(1):57–63. 
Added by: Sandro Filardi (12/05/2019 08:59:57)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Casadidio2019
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Categorie: Infermieristica specialistica, Legislazione
Sottocategorie: Infermieristica post operatoria, Legislazione sanitaria, Sentenze penali
Autori: Casadidio, D'Amato
Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
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Indice di Popolarità: 8%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).

La Corte di Cassazione di Catania ha posto i limiti di competenza e responsabilità per medici ed infermieri con la sentenza n.8080, emanata il 20 febbraio 2017. Con questa sentenza viene dichiarato colpevole un infermiere al quale viene contestata la regola della “vigilanza e sorveglianza nei confronti del paziente durante la fase postoperatoria”. Per poter valutare tale regola, la Corte di Cassazione, ha fatto riferimento alle “linee guida accreditate in campo medico e scientifico per la sicurezza dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici”. Esse, sono contenute in due documenti: le Raccomandazioni SIAARTI per l’area di recupero e l’assistenza post-anestesiologica e il Protocollo di sorveglianza post-anestesiologica in vigore presso il presidio ospedaliero in cui vi era ricoverato il paziente. In entrambi i documenti, viene fatta una netta distinzione tra la fase di risveglio, intesa come fase di ripresa della coscienza dopo un’anestesia generale affidata al medico anestesista e, la fase di recupero con il ripristino della stabilità dei parametri vitali, dello stato di coscienza, dell’attività motoria e della sensibilità, affidata al personale infermieristico. L’assistenza del paziente in Recovery Room nella fase postoperatoria richiede all’infermiere di svolgere un ruolo fondamentale e complesso, garantendo un’assistenza continua, motivo per cui è richiesto personale qualificato, come l’infermiere di anestesia, ovvero un professionista che, con il conseguimento di un master di I livello in Nursing di Anestesia, acquisisce competenze infermieristiche avanzate in anestesia. In Italia, il riconoscimento di tale figura incontra ancora molti ostacoli, mentre in molti contesti internazionali, ma anche in alcuni italiani, la figura dell’infermiere di anestesia è inserita nell’equipe di sala operatoria.