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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Silvestri F. La sanità 4.0: potenzialità e limiti di una rivoluzione già in corso. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2019;31(1):23–40. 
Added by: Sandro Filardi (09/05/2019 15:55:51)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Silvestri2019
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Categorie: Etica, Management, Scienze dell'informazione
Sottocategorie: Informatica, Organizzazione del lavoro, Tecnologie biomediche
Autori: Silvestri
Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
Visualizzazioni: 1/939
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).

Background: oggi la nostra specie sta attraversando una nuova fase di sviluppo tecnologico, così rapido e rivoluzionario che è stata definito alla Fiera di Hannover del 2011 come la Rivoluzione Industriale 4.0. Essa prevede un modello di produzione e gestione dei dati attraverso connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time, utilizzo di dispositivi connessi al Web, analisi delle informazioni ricavate dalla Rete Internet, gestione flessibile del ciclo produttivo: la gestione di dati in cloud e la loro analisi per rilevare debolezze e punti di forza della produzione-organizzazione, realtà aumentata, manifattura additiva, il cloud-computing e l’intelligenza artificiale rappresentano i suoi pilastri e la fonte dello stravolgimento che si sta verificando nella nostra società. Se la Rivoluzione Industriale 4.0 sta attraversando tutta la società, come si sta preparando l’assistenza sanitaria a tale cambiamento?

Materiali e Metodi: partendo da una bibliografia “grigia” ottenibile da un motore di ricerca internet, si è provveduto a selezionare argomenti di ricerca successivamente attraverso la Biblioteca Biomedica Biellese, a cui l’autore è iscritto. Utilizzando le parole chiavi digital hospital, talecare, Big Data in healthcare, robotic surgery, intelligent hospital, digital operating room e wireless operating room con l’impiego degli operatori booleani AND, OR e NOT sui database Pubmed e Cochrane. Sono stati identificati 12 articoli dopo aver eseguito una selezione per attinenza e pertinenza.

Risultati: lo sviluppo della tecnologia ICT (Information & Communication Technology) sta trasformando il nostro quotidiano e la nostra società, promettendo grandi opportunità nel settore dei servizi e del terziario, migliorandone efficienza e riduzione dei costi. Nel frattempo i sistemi sanitari hanno davanti un numero elevato di sfide organizzative: carenza di personale, costi, invecchiamento della popolazione e aumento delle cronicità e difficoltà comunicative. Per questo l’OMS ha proposto da tempo che le ICT possono essere un valido strumento per affrontare le difficoltà sopra citate: ovvero aiutare a ridurre i costi dell’assistenza sanitaria migliorando l’efficienza e l’efficacia, promuovendo la prevenzione; inoltre queste tecnologie possono far progredire l’assistenza clinica e i servizi di sanità pubblica facilitando la pratica e la comunicazione inter-professionale, riducendo le disparità sanitarie applicando nuovi approcci per migliorare la salute delle popolazioni isolate. L’OMS è così giunta a creare due nuovi concetti di salute: l’Electronic Heath (uso delle tecnologie dell’informazione a sostegno della salute, la sorveglianza sanitaria, la letteratura sanitaria, l’educazione alla salute, la conoscenza e la ricerca) e la Mobile Heath (legata a piccoli dispositivi portatili, sensori medici e tecnologie di comunicazione per assistenza a distanza); ha inoltre previsto un’architettura applicativa delle ICT a livello internazionale con 3 livelli organizzativi: micro, utilizzato da pazienti e personale sanitario; meso, a disposizione delle organizzazioni sanitarie; macro, impiegato da sistemi ministeriali/internazionali. Nei prossimi anni la sanità andrà incontro a grandi cambiamenti: nelle sale operatorie, con grande diffusione della chirurgia robotica, sistemi wireless e sensori impiantabili; nell’impiego di strumenti diagnostici sempre più sofisticati, con la miniaturizzazione di endo-capsule operative, bio-sensori impiantabili nelle protesi; attraverso la telemedicina per l’assistenza delle patologie croniche o in post-acuzia, con la condivisione di conoscenze tra operatori e pazienti per migliorarne il self-care. Tutto questo si traduce però in un volume dati spropositato, i Big Data sanitari: per saper gestire, analizzare, elaborare e ricavarne anche valutazioni predittive saranno presto necessarie nuove tecnologie già in uso come l’high-dimensional space e intelligenze informatiche auto-learning.

Limiti: questo studio può far comprendere quali saranno i cambiamenti organizzativi e tecnologici nell’assistenza sanitaria in futuro. Vista la vastità del materiale, la complessità e le implicazioni pratiche si renderà necessario in futuro, trattare tali argomenti in modo delicato: le possibilità offerte dall’infermieristica sono molte e vanno colte mentre la rivoluzione 4.0 è agli inizi.

Conclusioni: le possibilità offerte dall’applicazione delle ICT nel campo sanitario sono a dir poco esplosive: l’assistenza a pazienti con malattie croniche o degenerative subirebbe un grande miglioramento grazie alla telepresenza: i dati di un singolo individuo potrebbero seguire l’intero decorso della propria esistenza. L’attività di una sala operatoria, i dati prodotti nel corso di una procedura, la gestione dei tempi e del personale può essere migliorato grazie all’applicazione di questi algoritmi e metodi di storage delle informazioni. La qualità dei Big Data sanitari offre grandi possibilità di analisi (sanitarie, biologiche, sociologiche, previsioni di spesa e indicatori qualità) ma per coglierne il potenziale è richiesto un grande lavoro internazionale di preparazione e condivisione dell’architettura di una tale organizzazione.