Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Lavalle Tiziana. Infermiere e fragilità: quali modelli per sostenere le criticità assistenziali? NEU 2016;35(3):61–63.
Added by: Assunta Musto (08/05/2019 06:47:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Lavalle2016 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Piani di assistenza, Scale di valutazione Autori: Lavalle Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
L’articolo studia il riconoscimento della “fragilità” nei pazienti, la quale deve essere riconosciuta precocemente per poter progettare il Piano individualizzato di Vita e di Cure (PIVEC) della persona, al fine di preservarne le competenze cognitive e funzionali, garantendo, quindi, il maggior benessere possibile. Un gruppo di infermiere canadesi nella Provincia del Québec, utilizzano il metodo PRISMA 7 (Programma di Ricerca sull’Integrazione dei Servizi per il Mantenimento dell’Autonomia) che è andato a sostituire il cosiddetto SMAF (Sistema di Misurazione dell’Autonomia Funzionale). Nell’articolo si valuta anche se, solo la valutazione della fragilità in rapporto alla salute percepita, è sufficiente, o se è necessario valutare altre variabili per poter garantire un’assistenza completa ai diversi tipi di pazienti. (a cura di Assunta Musto).
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