(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Introduzione. Fra gli anziani fragili ricoverati in strutture ospedaliere c’è una crescente prevalenza di malnutrizione; la conseguenza e il peggioramento della salute e dello stato funzionale e l’aumento della dipendenza e della disabilità. Questo può essere evitato anche attraverso una maggiore attenzione all’assistenza nutrizionale. Scopo. Illustrare in che modo le difficoltà  nutrizionali dell’anziano fragile ospedalizzato agiscono sul rischio di malnutrizione. Metodi. Consultazione del sito della U.S. National Library of Medicine e interrogazione dei seguenti database biomedici: TRIP Database, Cochrane Library, PubMed, CINAHL. Lettura, analisi e sintesi con tabelle sinottiche. Risultati. Per prevenire l’insorgenza di malnutrizione occorre una valutazione bio-psico-sociale del malato. Le strategie per prevenire la malnutrizione sono: screening nutrizionale, individualizzazione dell’assistenza nutrizionale, stima dell’intake alimentare, eventuale integrazione con specifici supplementi nutrizionali. Conclusioni. L’anziano fragile e più esposto al rischio di malnutrizione ma in ospedale c’è poca attenzione all’assistenza nutrizionale. Gli infermieri hanno bisogno di specifiche conoscenze e competenze sui fattori di rischio e le conseguenze della malnutrizione durante la malattia. Occorre un approccio coerente, standardizzato e multidisciplinare per una adeguata nutrizione e l’applicazione sistematica di strumenti di screening della malnutrizione specifici per il contesto di cura. Il ruolo infermieristico è poco riconosciuto, poco articolato, poco descritto.