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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Greco Mario. Se le condizioni cliniche impediscono al paziente di esprimersi, in presenza di pericolo infettivo deve prescindersi dal suo consenso informato per l’inoculazione del siero antitetanico. [Rassegna di Giurisprudenza]. Mondo sanitario 2018;25(9):35–38. 
Added by: Barbara Di Donato (10/04/2019 10:56:20)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Greco2018n
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Categorie: Etica
Sottocategorie: Consenso informato
Autori: Greco
Collezione: Mondo sanitario
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo)

Di fronte ad una situazione di pericolo per l’integrità fisica del paziente, il medico, titolare di una posizione di garanzia nei confronti del medesimo, ha l’obbligo di procedere alle cure necessarie, predisponendo i presidi e i trattamenti atti a prevenire conseguenze pregiudizievoli o, addirittura, letali. Nel caso del medico di pronto soccorso, l’ambito dell’obbligo di garanzia comprende le specifiche competenze proprie della branca “medicina d’emergenza o d’urgenza”, tra le, quali rientrano l’esecuzione di taluni accertamenti clinici, la decisione circa le cure da prestare e l’individuazione delle prestazioni specialistiche eventualmente necessarie. Le dimissioni di un paziente non hanno affatto un carattere meramente formale. Sul medico che vi provvede grava in forza della posizione di garanzia verso il malato di cui è investito qualsiasi sanitario che intervenga nel processo di cura l’obbligo di esaminare la cartella clinica del paziente; qualora dal documento risulti palese alla luce delle conoscenze e dell’esperienza del professionista medio che sia stata omessa la somministrazione della terapia appropriata e necessaria per la cura della patologia registrata, il medico preposto alla dimissione del paziente deve soprassedere dal disporla e deve invece esprimersi criticamente sui trattamenti praticati o non praticati dai colleghi che hanno avuto in cura il paziente.