Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Campolunghi Glenda. Simultaneous care: strategie per una migliore qualità di vita. Italian Journal of Nursing 2017;20(22):48–50.
Added by: Antonina Ingrassia (18/03/2019 10:39:38) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Campolunghi2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Caregiver, Cure palliative, Infermieristica in oncologia, Qualità di vita Autori: Campolunghi Collezione: Italian Journal of Nursing |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: in Italia ogni giorno muoiono 470 persone per tumore maligno e il 90% di queste necessita di cure palliative. Il modello “simultaneous care”, ossia l’integrazione tra terapie oncologiche e cure palliative, deve essere applicato precocemente nel percorso di cura, in quanto le cure palliative hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e di trattare i sintomi. Numerosi studi hanno dimostrato come l’integrazione precoce di cure palliative nei pazienti con metastasi, ma non in fase terminale, abbia portato a una significativa riduzione dei sintomi. Inoltre, il modello da la possibilità di costruire una relazione con l’equipe di cure palliative, che rende meno traumatico il successivo passaggio dalle cure attive. Obiettivo: lo scopo di questa ricerca e analizzare la letteratura riguardante possibili soluzioni e strategie di cure simultanee, per migliorare la presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie dalla diagnosi al fine vita. Materiale e metodi: il reperimento della letteratura per questa revisione e avvenuto attraverso la consultazione dei database Pubmed e CINAHL e del sito della Società Italiana di Cure Palliative. Risultati: l’integrated care model e un modello di erogazione precoce di cure palliative ambulatoriali, secondo cui palliativista e oncologo collaborano in modo continuativo con visite congiunte, facilitando la presa in carico del paziente. L’ambulatorio di cure simultanee, invece, e uno spazio per i pazienti parzialmente autosufficienti che si recano per una valutazione dell’andamento clinico; può diventare un momento di condivisione di esperienze. Discussione: le visite congiunte creano un team più coeso che ha come scopo il benessere del paziente. L’ambulatorio di cure simultanee, gestito dall’infermiere, e utile per stimolare il paziente ad uscire dall’isolamento e per sostenere il care giver. Conclusioni: il modello “simultaneous care” permette di riconoscere le cure palliative come terapie di supporto durante l’intero percorso di cura, con un miglioramento della qualità di vita e dei sintomi. Creando un team coeso tra le equipe non si genera un senso di abbandono e di perdita di speranza nei pazienti e nelle famiglie.
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