Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Masera Giuliana. Uno studio sulla dignità della persona secondo l’ABCD di Harvey Max Chochinov. NEU 2017;36(2):27–37.
Added by: Laura Scozzo (11/03/2019 19:15:17) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Masera2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Dignità, Rapporto infermiere-paziente, Relazione di aiuto, Teorie etiche Keywords: Dignità, Presa in carico Autori: Masera Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Scopo di questa ricerca è quello di approfondire la tematica della dignità e del senso di dignità avvertito nei momenti di presa in carico indagando, in particolare, la relazione curante/curato e quanto questa relazione influisca sul senso di dignità percepito dal ricevente la cura e dal datore della cura. Background: la dignità del paziente costituisce un valore fondamentale nel percorso di cura; ogni giorno, i professionisti della cura nel loro agìto professionale non possono prescindere dal considerare l’aspetto umano delle persone coinvolte. La letteratura internazionale documenta come vi sia uno stretto legame fra dignità umana, identità, morale e vissuto sociale. Metodo: si è utilizzato un metodo fenomenologico attraverso lo strumento dell’Intervista. Le interviste sono costruite sulla traccia dell’ABCD della dignità elaborato da Harvey Max Chochinov. Sono state condotte 20 interviste sino al raggiungimento della saturazione dei dati; di queste interviste 10 sono state rivolte a persone impiegate in ambito sanitario e 10 sono state rivolte a persone non appartenenti all’ambito sanitario, per capire punti in comune e divergenze percepite su questo tema. Risultati: i risultati ottenuti dall’analisi delle interviste rivelano come il senso di dignità percepito nella presa in carico influenzi in modo positivo le cure considerandolo importante al pari di un intervento tecnico. in quanto tale, sono gli strumenti, per quanto dichiarato dagli intervistati, che consentono il mantenimento della dignità anche in situazioni di malattia estrema. Conclusioni: entrambi i gruppi intervistati, in accordo con la letteratura internazionale, riferiscono come il contatto curante/curato rivesta un’importanza fondamentale per l’instaurarsi di un rapporto di fiducia che non solo aumenta il senso di dignità dell’assistito ma influenza positivamente le cure.
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