Introduzione: La ricerca e la stesura di questo articolo sono volte a condividere un argomento ancor poco trattato, ossia, la strumentazione di una tecnica operatoria innovativa che sta prendendo sempre più piede in Italia ed in Europa: La Ta-TME. Il motivo che ci ha spinte a compiere questo elaborato è la scarsa quantità di informazioni di cui si può fruire nel momento in cui ci si interfaccia per la prima volta con questo tipo di intervento. La lettura di questo articolo può aiutare a capire quali siano le criticità, ma soprattutto quali sono i punti di forza della doppia strumentazione, a nostro avviso, necessaria per questo tipo di procedura chirurgica. Scopi: La Ta-TME può essere eseguita con approccio simulato (due equipe lavorano contemporaneamente sullo stesso paziente), o con approccio sequenziale (la stessa équipe prepara l’approccio laparoscopico addominale e trans-anale in sequenza). Tale tecnica chirurgica pone lo strumentista di fronte ad un problema: come si può lavorare in sicurezza con il numero standard di personale in sala (un infermiere strumentista ed un infermiere circolante) durante un intervento con doppio accesso chirurgico? Qualora si decidesse di eseguire l’approccio contemporaneo, durante l’intervento lo strumentista, arbitrariamente, quale campo deve decidere di delegare alla supervisione di un aiuto o di uno specializzando di chirurgia? Quello addominale o quello trans-anale? Tale problema può risolversi soltanto con la DOPPIA STRUMENTAZIONE: per ogni operatore dovrà esserci un/a strumentista che sia supervisore e responsabile del proprio campo e del proprio conteggio (garze, taglienti e strumentario). Materiali e metodi: Per poter mettere in evidenza punti di forza, debolezze opportunità e minacce inerenti la nostra metodica di strumentazione ed il nostro metodo di organizzazione del lavoro durante la Ta-TME abbiamo  utilizzato il metodo SWOT evidenziando su una tabella i punti salienti di questa analisi. Le fonti a nostra disposizione sono state abbastanza esigue, in quanto non ci sono ancora a tal riguardo una grossa quantità di pubblicazioni infermieristiche, quindi abbiamo sfruttato, per la maggior parte, le conoscenze da noi acquisite sul campo mettendo a disposizione del lettore le osservazioni e le informazioni riguardanti la nostra ormai consolidata tecnica. Conclusioni: Da questo nostro studio è emerso che il cambiamento deve essere uno stimolo all’innovazione e alla ricerca, per renderci professionisti in grado di utilizzare al meglio le proprie conoscenze e potenzialità.