Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Barera Caterina, Ghedin Denise, Benetton Maria. L'accoglienza del visitatore minore in terapia intensiva per adulti: un'indagine tra gli infermieri. Scenario 2018;35(2):22–25.
Added by: Daniela Forte (10/02/2019 18:02:01) Last edited by: Daniela Forte (10/02/2019 18:08:48) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Barera2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Gruppi occupazionali, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Infermieri, Infermieristica in area critica, Organizzazione del lavoro, Rapporto operatori sanitari-famiglia Keywords: Politiche sanitarie Autori: Barera, Benetton, Ghedin Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione:nonostante un cambiamento culturale che ha permesso di adottare un modello di Terapia Intensiva (TI) aperta volta ad un’assistenza olistica incentrata sul Family Centered Care, ci sono ancora molte restrizioni nelle Terapie Intensive per adulti per l’accesso dei visitatori minori che vengono spesso esclusi o consentendolo solo ai visitatori adolescenti. Le motivazioni riscontrate in letteratura non sono dimostrate da evidenze scientifiche ed il minore, non vedendo il proprio familiare, può interpretare la separazione come punizione e mancanza di amore, sviluppando sentimenti di abbandono e senso di colpa. Materiali e metodi:studio osservazionale descrittivo multicentrico. Per l'indagine è stato somministrato un questionario online ad hoc ad infermieri di terapia intensiva per adulti di diversi ospedali d'italia. E’ stata contestualmente eseguita una ricerca bibliografica. Risultati:hanno risposto 76 infermieri, prevalentemente operanti in terapia intensiva generale del nord Italia (58%) e del centro Italia (41%).Nonostante la maggioranza degli infermieri accoglie il visitatore solo in età adolescenziale, circa la metà non esclude di far entrare anche bambini in età prescolare e scolare. Il campione si dimostra non sempre d'accordo con le motivazioni che la letteratura fornisce per l'esclusione della visita. In molte realtà non si interviene per facilitare l'accoglienza, ma la maggior parte del campione è disposto ad aprirsi all'esperienza ed ha definito esperienze pregresse “utili” e “confortanti”. Conclusioni:gli infermieri si dimostrano aperti all'accoglienza dei Minori come visitatori nelle terapie Intensive per adulti. così come suggerito dalla letteratura, anche il campione indagato ritiene che sarebbe utile sviluppare protocolli per l'accoglienza del minore, informare e formare i professionisti sanitari e le famiglie per combattere i pregiudizi che ancora sussistono. |