Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Mutti Carolina, Fumagalli Anna, Monni Pierina, Rancati Stefania, Rosi Ivana Maria. “Ti racconto della mia scatoletta”: studio fenomenologico sull’esperienza di vivere con un catetere venoso centrale totalmente impiantato. Assistenza infermieristica e ricerca 2016;35(4):180–186.
Added by: Antonella Punziano (08/02/2019 13:43:22) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Mutti2016 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Emozioni e sentimenti, Infermieristica in ematologia, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Qualità di vita, Rapporto operatori sanitari-paziente Keywords: Benessere, Procedure assistenziali Autori: Fumagalli, Monni, Mutti, Rancati, Rosi Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Molte variabili, a discapito dell'efficacia del catetere venoso centrale totalmente impiantato (Port), influiscono sul suo posizionamento ed utilizzo. Tra queste, la percezione e il vissuto della persona assistita, approfonditi solo in pochi studi qualitativi. Obiettivo dello studio era quello di comprendere come e se il Port abbia influenzato la vita della persona a cui è stato impiantato nei suoi diversi aspetti. A tal fine è stato condotto uno studio qualitativo fenomenologico attraverso interviste semi-strutturate su un campione di convenienza, nel Day Hospital Oncoematologico di un ospedale milanese. L’analisi è stata effettuata attraverso il metodo fenomenologico da tre ricercatori. Sono state effettuate 20 interviste da cui sono emerse 4 tematiche principali suddivise in sottotematiche. Il sollievo, fisico e psicologico; come si è arrivati alla scelta, l'importanza di pensare al posizionamento sin dall'inizio del percorso terapeutico; il simbolo, il dispositivo ricorda la malattia e la rimozione acquisisce grande importanza; il progresso della tecnologia, l'imprescindibilità del rapporto di fiducia e la necessità di grande competenza da parte del personale. Il Port ha migliorato la qualità di vita degli intervistati. Lo studio permette di riflettere sull'importanza di guardare al presente e al futuro dell'assistito per intraprendere una scelta consapevole e condivisa. |