Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Comparcini Dania, Simonetti Valentina, Blot Stijn, Tomietto Marco, Cicolini Giancarlo. Relazione tra sito anatomico di inserimento del catetere venoso periferico e flebite catetere correlata nei pazienti adulti ospedalizzati: una revisione sistematica. Professioni infermieristiche 2017;70(1):51–60.
Added by: Tania Diottasi (07/02/2019 21:59:08) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Comparcini2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica Sottocategorie: Eventi avversi, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Segni Keywords: Infiammazione, Procedure assistenziali Autori: Blot, Cicolini, Comparcini, Simonetti, Tomietto Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo).
OBIETTIVO. Esplorare la relazione tra il sito anatomico di inserimento del catetere venoso periferico e il rischio di flebite correlata. INTRODUZIONE. Il cateterismo venoso periferico è spesso associato a flebiti. Linee Guida recenti raccomandano l’utilizzo delle vene degli arti superiori per l’inserimento del catetere ma non esiste univoco consenso circa il sito anatomico correlato al minor rischio di sviluppare flebite. METODI. Abbiamo effettuato una revisione sistematica della letteratura consultando i database Medline (PubMed) e CINAHL (EBSCOhost) fino al termine del mese di Gennaio 2017. Inoltre, abbiamo revisionato le citazioni bibliografiche degli articoli reperiti e la letteratura grigia è stata esclusa. Sono stati ricercati articoli pubblicati in lingua inglese, senza limiti posti per la data di pubblicazione. Abbiamo incluso: gli studi che riportavano dati sui tassi di flebite associati al sito anatomico di cateterismo periferico; gli studi clinici randomizzati controllati e gli studi osservazioni condotti su pazienti adulti che necessitavano dell’inserimento di un catetere venoso periferico per la somministrazione intermittente o continua di liquidi e farmaci. RISULTATI. L’inserimento del catetere venoso periferico nelle vene della fossa antecubitale è associato ad un minor tasso di flebiti, mentre le vene della mano sono il sito a maggior rischio di sviluppare flebite. Non esiste consenso circa le vene dell’avambraccio. CONCLUSIONI. La scelta del sito anatomico corretto per l’inserimento di un catetere venoso periferico è importante per diminuire i tassi di flebite. Ulteriori studi dovrebbero comparare i tassi di flebite associati al tempo di permanenza dei cateteri venosi periferici inseriti in differenti siti anatomici. Si raccomanda, inoltre, un approccio maggiormente standardizzato nella definizione e valutazione del grado di flebite all’interno dei diversi studi. |