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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Re Luca Giuseppe, Fusetti Viviana. Efficacia del monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa. Sinossi di revisioni sistematiche. Professioni infermieristiche 2017;70(1):3–11. 
Added by: Tania Diottasi (07/02/2019 18:30:11)   Last edited by: Tania Diottasi (07/02/2019 18:36:53)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Re2017
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Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica di comunità
Sottocategorie: Assistenza domiciliare integrata (ADI), Infermieristica domiciliare, Omeostasi, Segni
Keywords: Pressione arteriosa
Autori: Fusetti, Re
Collezione: Professioni infermieristiche
Visualizzazioni: 1/935
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Indice di Popolarità: 6.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo)

INTRODUZIONE. Il monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa (MDPA) è sostenuto e raccomandato per la sua utilità ai fini della gestione dell’ipertensione; tuttavia permangono alcune incertezze sui benefici dell’intervento nella pratica clinica. OBIETTIVO. Valutare gli effetti del monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa sui valori pressori. METODI. E’ stata condotta in data 12 gennaio 2016 una ricerca sui seguenti database: The Cochrane Library, Medline, CINAHL, Embase, Web of Science. I record restituiti dalla strategia di ricerca sono stati analizzati in modo indipendente e quelli che rispettavano i criteri di inclusione sono stati reperiti in versione integrale. Sono state incluse nella sinossi solo revisioni sistematiche con meta-analisi di sperimentazioni cliniche controllate che comparassero il MDPA con il monitoraggio ambulatoriale (MAPA) o ospedaliero (MOPA) della pressione arteriosa. Per la valutazione di qualità è stata impiegata la AMSTAR checklist mentre per il confronto fra metanalisi si è proceduto all’analisi dell’indice di Higgins I2. RISULTATI. Cinque revisioni sistematiche hanno rispettato i criteri di inclusione. La qualità metodologica degli studi inclusi è stata elevata. Il range di I2 è stato pari a 37%-72% (eterogeneità da moderata ad elevata). Rispetto a MAPA, MOPA e cure standard, il MDPA è risultato associato ad una modesta ma statisticamente significativa riduzione della pressione arteriosa sistolica (da - 2.50 mmHg a -4.25 mmHg) e della pressione arteriosa diastolica (da -1.45 mmHg a -2.37 mmHg). DISCUSSIONE: Le ridotte dimensioni dell’effetto di MDPA determinano un modesto beneficio nella pratica clinica. I potenziali vantaggi sul controllo dei valori pressori dipendono dalla capa- cità del paziente nell’esecuzione e lettura dei risultati e dei professionisti sanitari nell’utilizzo dei dati registrati per introdurre o modificare la terapia farmacologica e migliorare l’aderenza complessiva al trattamento antipertensivo. CONCLUSIONI. Il MDPA è più efficace per ridurre la pressione sistolica e diastolica rispetto ad altri interventi ma la rilevanza clinica del suo effetto è modesta.