Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Valenti Danila, Moggia Fabrizio. Monitoraggio del sonno in Terapia Intensiva: studio pilota con uso del dispositivo Fitbit. Scenario 2018;35(1):15–20.
Added by: Daniela Forte (03/02/2019 17:41:05) Last edited by: Daniela Forte (03/02/2019 17:44:25) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Valenti2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Riposo e sonno Keywords: Disturbi del sonno, Terapia intensiva Autori: Moggia, Valenti Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione:In letteratura sono ormai molti gli studi che sottolineano la relazione tra sonno e qualità di vita delle persone, in maniera particolare per i pazienti ricoverati in ospedale. L’assenza o la frammentazione del sonno può influire negativamente sugli outcomes in seguito ad eventi acuti. Obiettivo: valutare l'efficacia del dispositivo fitbit nella registrazione dei parametri che descrivono il sonno nei pazienti degenti delle terapie Intensive in relazione a variabili selezionate. Metodi e materiali: è stato condotto uno studio pilota osservazionale attraverso il reclutamento di pazienti maggiorenni ricoverati in terapia intensiva generale e cardiologica ed in neurochirurgia degenze dell'Ospedale di Treviso,azienda ULSS2 Marca Trevigiana. Per lo studio del sonno è stato applicato il dispositivo a bracciale Fitbit per 24 ore e ci si è avvalsi di una griglia di registrazione delle singole variabili indagate. Risultati:dall'analisi delle correlazioni tra le variabili indagate sul campione totale di 52 pazienti, solo la presenza di catetere vescicale e sondino naso gastrico sono statisticamente associate alla qualità del sonno ma non al numero dei risvegli. Conclusioni: il dispositivo Fitbit è efficace nel monitoraggio del sonno nei contesti sanitari in quanto offre una varietà di dati utilizzabili senza dover ricorrere all'uso della polisonnografia. Si evidenzia la necessità dell'implementazione dei protocolli per la promozione del sonno e di una formazione specifica per il personale sanitario e soprattutto per gli infermieri. |