OBIETTIVI: Descrivere le rappresentazioni che gli infermieri di salute mentale di diversi CSM torinesi hanno rispetto al tema dell’aderenza terapeutica nel paziente bipolare ed analizzare le strategie che mettono in atto per promuoverla, i risultati attesi e le criticità individuate. BACKGROUND: L’aderenza ai percorsi di cura dei pazienti affetti da disturbo bipolare è particolarmente critica. Tale patologia, se non trattata con continuità, espone l’individuo a rischio di importanti e gravi oscillazioni del tono dell’umore. È fondamentale indagare allora quali siano le strategie atte a promuovere un livello ottimale di aderenza terapeutica. DISEGNO: Studio descrittivo con approccio qualitativo di tipo fenomenologico all’analisi dei dati. MATERIALI E METODI: Sono state somministrate interviste semi-strutturate a 23 infermieri appartenenti a 10 CSM di Torino. Dopo la restituzione dei risultati al campione in 2 riunioni di gruppo, è stato possibile definire il concetto di aderenza per gli operatori, e la lista dei principali problemi ostacolanti l’aderenza stessa, risultati attesi dal trattamento ed interventi messi in atto. RISULTATI:Il concetto di aderenza non è descritto in modo uniforme. Il primo ostacolo al suo ottenimento è la non consapevolezza di malattia da parte del paziente, mentre il risultato maggiormente desiderato è l’aderenza stessa, considerata sinonimo di riuscita dei trattamenti. L’intervento principalmente implicato nella sua promozione è il colloquio. Il ruolo dell’infermiere sta nel favorire la partecipazione attiva dell’assistito al progetto di cura, favorendone l’emancipazione. Conclusioni: Gli infermieri favoriscono l’empowerment dell’assistito, fornendogli le abilità utili a poter convivere in maniera soddisfacente ed autonoma con il disturbo bipolare. Lo studio condotto fa luce su un fenomeno ancora da approfondire, attraverso ulteriori ricerche.