Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Banon Ruby Geraldine G., Camicioli Ivo, Falcioni Alessandra. Lavoro a turni e salute. Effetti sulla sfera biologica, lavorativa e sociale. Infermiere Oggi 2018;38(3-4):47–52.
Added by: Simone Ciucciarelli (17/01/2019 22:35:22) Last edited by: Simone Ciucciarelli (18/05/2021 09:52:19) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Banon2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Legislazione Sottocategorie: Contratti di lavoro, Infermieri, Sicurezza, Stress Keywords: Benessere, Sicurezza nei luoghi di lavoro, Turni di lavoro, Turni notturni Autori: Banon, Camicioli, Falcioni Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Lo scopo di questo studio è stato comprendere l’influenza che il lavoro a turni ha sul personale infermieristico, in termine di rischi di natura biologica, sociale e lavorativa con l’obiettivo di individuare delle strategie per intervenire e ridurre al minimo eventuali effetti sfavorevoli. È stata condotta una ricerca documentata nelle banche dati internazionali di studi internazionali di interesse infermieristico, per individuare gli effetti sulla salute del lavoratore turnista. Le fonti selezionate sono relative agli ultimi dieci anni, dopo un’attenta valutazione di abstract e contenuti dell’articolo. Quelli pertinenti sono stati analizzati e inseriti in una griglia di ricerca utilizzando il metodo Pico (‘popolazione’, ovvero gli infermieri turnisti; gli ‘interventi’, o la prevenzione primaria, educazione degli stessi; ‘outcome’, ovvero l’esito atteso, cioè che l’interferenza sullo stato di salute degli infermieri turnisti è maggiore nel turno notturno. Dagli articoli analizzati si evince che il lavoro a turni è associato a effetti negativi sulla salute degli operatori sanitari, quali: incidenza dei disturbi del sonno; disturbi metabolici, gastro-intestinali, cardiovascolari e muscoloscheletrici. Nonché, in minor misura, è destinato a interferire sulla sfera sociale e lavorativa. Senza considerare che potrebbe aumentare il rischio di sviluppare patologie come il cancro al seno e la depressione. Le ripercussioni del lavoro a turni e la ‘sindrome del turnista’ sono tematiche affrontate anche a carattere europeo, dato che il benessere psico-fisico e sociale del lavoratore rappresenta il presupposto essenziale nell’ambito della sicurezza lavorativa. Per gli studi futuri, sarebbe opportuno condurre un progetto educativo rivolto agli infermieri (da ampliare a tutti i professionisti della salute) che insegni l’auto cura allo scopo di diminuire i problemi di salute correlati al lavoro a turni. Added by: Edvige Fanfera Last edited by: Simone Ciucciarelli |