Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Cholewa Agnieszka Katarzyna, Lucchini Alberto, Caruso Christian, Bambi Stefano. Problemi aperti nel passaggio del paziente tra la terapia intensiva e la terapia sub intensiva: gestione dei problemi neurologici, della nutrizione enterale, dell'eliminazione, del rischio di cadute e di trasmissione crociata delle infezioni. Scenario 2017;34(4):16–21.
Added by: Simone Ciucciarelli (02/01/2019 10:26:04) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Cholewa2017a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Igiene, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Eliminazione, Igiene e tecnica ospedaliera, Infermieristica in area critica, Rapporto infermiere-paziente Keywords: Cadute, Cateterismo vescicale, Contenzione, Effetti collaterali, Infezioni correlate all'assistenza, Nutrizione artificiale, Terapia intensiva Autori: Bambi, Caruso, Cholewa, Lucchini Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il paziente in fase di dimissione dalla terapia intensiva (intensive care unit – ICU) è degno di particolari attenzioni da parte delle cure mediche ed infermieristiche, perché a rischio di ricadute non soltanto dovute alle eventuali evoluzioni negative della malattia principale e di eventuali complicanze correlate, ma anche per tutte le possibili complicanze di origine iatrogenica, che sono imputabili alla gestione di aspetti legati al mantenimento delle funzioni fisiologiche del paziente e dei dispositivi di cura ed assistenza. La panoramica offerta da questo articolo sede prevede valutazioni e interventi legati a: gestione dello stato neurologico, drenaggi, nutrizione ed eliminazione. A questi si aggiungono, gli interventi di riabilitazione precoce, la gestione e controllo delle infezioni. Particolarmente sensibili, perché a rischio di compromissione degli esiti (lunghezza di degenza, e in alcuni casi, mortalità) delle alterazioni cognitive, delle contenzioni (e aggressività), e del rischio di cadute. Essenziale è la continuità degli interventi di mobilizzazione precoce che trovano il loro momento iniziale nell’ABCDE bundle in ICU, e che comunque sembrano esser caratterizzati da bassa incidenza di eventi avversi. Rimangono aperti gli argomenti legati alla patient & family centered care, che potrebbe consentire, se adeguatamente implementata, di coinvolgere maggiormente i familiari nell’assistenza ai propri cari, e la multidisciplinarietà del team di cura e assistenza. Added by: Simone Ciucciarelli Last edited by: Simone Ciucciarelli |