(Trascritto dall'articolo).
Introduzione. Durante il primo conflitto mondiale gli Ospedali delle grandi città si adoperarono per fronteggiare la cura dei malati provenienti dalle zone di guerra, modificando la loro organizzazione interna. Obiettivo. Esplorare come le infermiere dell’Ospedale Maggiore di Milano affrontarono le condizioni lavorative imposte dalla grande guerra. Inoltre si vuole contribuire a tracciare l’identità professionale emergente negli anni del conflitto. Metodi. Si è esaminata la documentazione amministrativa e la corrispondenza con la Direzione Ospedaliera delle infermiere in servizio nell’Ospedale Maggiore di Milano negli anni 1915-18. I documenti sono stati reperiti nell’Archivio Storico dell’ospedale milanese da novembre 2017 a marzo 2018 e analizzati attraverso l’impiego della metodologia della ricerca storica secondo Chabod. Risultati. Durante la Grande Guerra le infermiere domandano il cambiamento delle loro condizioni lavorative, divenute insostenibili a causa del conflitto. I miglioramenti ottenuti riguardano: la riduzione del turno notturno, l’assunzione di 86 colleghe per il riposo decadale e la sostituzione per le assenze, l’incremento e il diritto allo stipendio anche in caso di malattia. Conclusioni. Le Infermiere dell’Ospedale Maggiore di Milano, durante la prima guerra mondiale, auspicando la pace, si distinsero per la diligenza nell’assistere i malati civili e militari. A seguito delle loro richieste motivate e meticolose, ottennero il riconoscimento dei loro diritti e della dignità del lavoro.