Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Dragonetti Antonella, D'Orazio Alessia, Garripoli Giuseppina. La qualità del sonno in area critica. Studio prospettico. Scenario 2017;34(3):4–11.
Added by: Simone Ciucciarelli (13/12/2018 10:53:56) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Dragonetti2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Farmacologia, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Riposo e sonno Keywords: Disturbi del sonno, Effetti collaterali, Ritmi circadiani, Terapia intensiva Autori: D'Orazio, Dragonetti, Garripoli Collezione: Scenario |
Visualizzazioni: 1/1070
Indice di Visite: 29% Indice di Popolarità: 7.25% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Introduzione: i pazienti ricoverati in reparti ad alta intensità di cura hanno dimostrato un’alterata fisiologia del sonno con una maggiore frammentazione e diminuzione del tempo totale. L’accertamento e la promozione del sonno devono essere parte dell’assistenza infermieristica. Materiali e metodi: studio osservazionale prospettico pre post. Sono stati arruolati tutti i pazienti ammessi nella medicina d’urgenza terapia subintensiva dal 1 gennaio al 31 agosto 2015. Lo studio è stato sviluppato in tre fasi. Nella prima fase il questionario è stato somministrato a tutti i pazienti ricoverati. Nella seconda fase sono stati messi in atto alcuni interventi atti a favorire il riposo notturno. Nella terza fase è stato somministrato il questionario ad un secondo gruppo di pazienti per valutare gli effetti degli interventi. Obiettivo: descrivere la qualità del sonno delle persone assistite in seguito all’attuazione di interventi specifici per favorire il riposo notturno. Risultati: sono stati intervistati 100 pazienti, con un’età media di 68.5 (±11,2) anni. Sono pazienti ad alta instabilità clinica (SAPS >26). Il gruppo pre e post non hanno mostrato differenze significative rispetto a genere, età, SAPS e giornate di degenza. Le cause dell’interruzione del sonno sono multifattoriali. Vengono indagati 13 fattori e per 10 di essi, dopo la messa in atto degli interventi specifici, si evidenzia una riduzione della percezione come elemento disturbante con un p-value statisticamente significativo. Conclusioni: lo studio ha descritto la qualità del sonno delle persone degenti e dimostrato come, con interventi mirati, si possa modificare la percezione di alcuni fattori che alterano il riposo notturno. Added by: Simone Ciucciarelli Last edited by: Simone Ciucciarelli |