(trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                        Obiettivo: Scopo dell’indagine è verificare il grado di consapevolezza delle persone che aderiranno all’intervista circa il significato e l’applicabilità dei termini quali desistenza terapeutica, ostinazione terapeutica e proporzionalità della cura. Materiale e metodi: È stato utilizzato il metodo dell’intervista. Il campione propositivo e volontario è composto da: un medico, un veterinario, un’infermiera, un sacerdote ed una filosofa. Le interviste sono state effettuate nel periodo compreso fra gennaio febbraio 2015. Risultati: Le interviste sono state riportate integralmente e non categorizzate perché la descrizione dei contenuti integrali in funzione dei diversi ruoli degli intervistati può offrire molteplici spunti di riflessione. Le parole degli intervistati aprono ad una serie di interrogativi importanti non solo per coloro che operano nell’ambito della salute e quindi svolgono professioni di cura, ma per una comunità intera che desidera riflettere sulla vita ed in particolare su quella parte di vita collegata alla fase della terminalità. Conclusioni: La tematica affrontata potrebbe costituire argomento di riflessione tra diversi professionisti della cura ed associazioni che collaborano nell’ambito della cura intorno al concetto di medicalizzazione e demedicalizzazione. La demedicalizzazione avviene quando il problema cessa di essere concepito solo in termini medici e quando i trattamenti medici non sono più giudicati appropriati per risolverlo andando verso quella soluzione che può essere intesa come desistenza terapeutica. Il processo di demedicalizzazione allora può essere analizzato alla luce del movimento di salute olistica.