Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Benetti Barbara. Diabete e controllo degli stili di vita. NEU 2015;34(2):9–13.
Added by: Assunta Musto (04/12/2018 08:35:33) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Benetti2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica Sottocategorie: Epidemiologia, Segni Keywords: Iperglicemia, Obesità, Promozione della salute Autori: Benetti Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). È un mondo sempre più tondo. Grasso, obesità, diabete, se ne parla tanto ma la realtà è che negli ultimi trent’anni non c’è un paese che sia riuscito ad arginare il fenomeno. Vista l’espansione della malattia diabetica negli ultimi anni, conseguenza di uno stile di vita sempre meno sano, è necessario programmare interventi in grado di arrestare lo sviluppo di nuovi casi di diabete tipo 2 e aiutare le persone e i famigliari che già soffrono di questa patologia a prevenire le complicanze. Tutto ciò può essere possibile favorendo una campagna di prevenzione che raccolga tutte le informazioni epidemiologiche a livello locale, diffonda tali informazioni ,individui le migliori pratiche e le promuova come “Buona Pratica” a livello nazionale. Le linee guida OMS affermano come l’educazione all’autocontrollo dei pazienti diabetici, sia punto cardine nella lotta alla malattia insieme a piani sanitari ben fatti e coordinati che coinvolgano competenze multidisciplinari. Di fatto quindi , il sistema sarà tanto più efficace quanto più gli ambiti di assistenza sarannocoordinati e comunicanti tra loro. L’OMS raccomanda che ci sia collegamento e scambio tra i vari piani sanitari nazionali, regionali, locali, che vengano garantiti alcuni punti fondamentali quali la prevenzione, piani di cura il più possibile accessibili e il sostegno alla ricerca. Anche i nuovi aggiornamenti sugli standard italiani 2014 per la cura del diabete promossi dall’AMD associazione medici diabetologi) e dalla SID (società italiana di diabetologia), convengono sul fatto che gli interventi più efficaci nella prevenzione, sono i cambiamenti dello stile di vita che portino ad un calo ponderale prolungato e che comprendano quindi un’alimentazione equilibrata e favoriscano un’aumentata attività fisica aerobica nel soggetto diabetico. Pensando alla vastità del fenomeno, la Regione Veneto ha deliberato la legge regionale n.24 “Norme per la prevenzione, la diagnosi,e la cura del diabete mellito dell’eta’ adulta e pediatrica”, da questo l’Azienda ULSS19 di Adria (Ro) ha elaborato il “Progetto Obiettivo Diabete”, che ha come punto di forza l’obiettivo di far conoscere le cause che portano alla malattia, con un programma di prevenzione, diagnosi e cura che si estende su tutto il territorio di appartenenza entrando anche nel mondo della scuola. Il Direttore del dipartimento di Prevenzione ha colto l’opportunità, dando incarico di pianificare una serie di azioni, che sono state coordinate dalla dietista del SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), riguardanti l’educazione sanitaria e alimentare, alla persona con diabete e alla sua famiglia, nell’età adulta ed evolutiva e di prevenzione primaria sulla popolazione assistita. Added by: Assunta Musto Last edited by: Assunta Musto |