(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                                      Il movimento è la base della vita. La sensibilizzazione della percezione del movimento e lo sviluppo della competenza di movimento possono apportare un contributo durevole alla promozione di salute, dello sviluppo e di apprendimento a persone di tutte le età. Kinaesthetics può aiutare a scoprire nuove possibilità di movimento, ad affrontare patologie muscolo/scheletriche portate dal lavoro, ad affrontare le tensioni muscolari o altri disturbi fisici, a rimanere agili e autosufficienti in ogni età e condizione. Kinaesthetics può aiutare nell’elaborazione della propria creatività e flessibilità, ad es. la gestione dello stress. Nel sostegno e nella cura di neonati, persone anziane, disabili, pazienti l’effetto della Kinaesthetics si mostra sempre sotto un duplice aspetto: sia assistenti che assistiti beneficiano di una più ampia competenza di movimento. Se si realizzano interventi assistenziali come un’interazione sulla base di Kinaesthetics, questo non porta solo a progressi sorprendenti nella persona assistita, ma promuove anche la salute della persona che assiste. Un’azienda ha la possibilità con Kinaesthetics di incrementare in modo mirato la competenza pratica e l’assunzione di responsabilità dei collaboratori e di usarla anche come fattore centrale dello sviluppo organizzativo e della qualità. Kinaesthetics vuole promuovere, nel rispetto dell’autonomia della persona, processi di apprendimento e di sviluppo e così apportare un contributo alla qualità di vita di tutti gli interessati. Per dare un’idea concreta dell’uso professionale degli strumenti / concetti Kinaesthetics presentiamo un esempio. L’esperienza documentata si articola nella descrizione del caso e  nell’analisi dell’attività svolta secondo i 6 concetti di Kinaesthetics, considerando la situazione di partenza e di arrivo dell’intervento. L’articolo è stato pubblicato nelle rivista “Le bens qualitat” ed è pubblicato su Neu con il consenso degli autori.