Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Andena Annamaria, Taggiasco Tiziana. La demenza senile, analisi epidemiologica e risposta assistenziale su gruppi di popolazione. NEU 2012;31(4):13–22.
Added by: Saverio Mosetti (24/11/2018 16:57:24) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Andena2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica di comunità, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Cure primarie, Epidemiologia, Infermieristica in geriatria Keywords: Analisi statistica dei dati, Demenze Autori: Andena, Taggiasco Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo).
Il lavoro propone un’analisi dell’impatto ipotizzabile, in termini di assorbimento delle risorse umane, per cure primarie, della demenza. Si tratta di una condizione clinica che colpisce una larga fetta della popolazione anziana, ed è destinata ad aumentare nel tempo in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita. Dall’analisi dei dati epidemiologici si prevede un aumento potenziale dei pazienti affetti da demenza legato all’aumento della coorte di persone over 65, tale prospettiva è legata all’aumento dell’aspettativa media di vita di 7 mesi ogni 4 anni della popolazione italiana. Sono stati raccolti i dati epidemiologici divisi per fasce di età relativi al territorio della provincia di Piacenza. È stata effettuata una proiezione relativa alle demenze attese sui medesimi territori in modo da identificare una popolazione bersaglio ipotetica utilizzando i dati di letteratura, è stato rilevato il numero e la distribuzione territoriale delle strutture residenziali e semiresidenziali nella provincia. La provincia presenta una distribuzione della popolazione diversa a seconda che si tratti di aree montane o pianeggianti/costiere. Questa rilevazione è stata fatta al fine di stabilire e puntualizzare se esistano differenze nella possibilità all’accesso ai servizi socio sanitari in base alla zona di residenza (diseguaglianze sociali). Dall’analisi dei dati risulta che la distribuzione dei soggetti ultrasessantacinquenni si attesta attorno al 24% della popolazione, che la percentuale di pazienti stimabili affetti da deterioramento cognitivo è circa il 4% della popolazione generale (con distribuzione differente a seconda dei territori di residenza) di questi ultimo poi, circa il 4 o 5% è accolto in strutture residenziali mentre il restante 95% è assistito a domicilio dalla rete familiare coadiuvata, in parte, dalla rete dei servizi territoriali. Tali dati risultano importanti ai fini della valutazione della sostenibilità delle cure e per programmare interventi di sostegno adeguati alle situazioni locali. |