Businarolo Angela, Nezzo Antonella, Spigolon Elisabetta. L’utilizzo della scala FIM (functional independence measure) nel percorso assistenziale riabilitativo del paziente neurologico ed ortopedico. NEU 2017;36(1):4–12.
Added by: Laura Scozzo (22/11/2018 14:56:20)
Last edited by: Patrizia Nappini (17/12/2018 16:09:40)
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Abstract
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(Trascritto dall’articolo). Il presente studio si prefigge l'obiettivo di valutare l’evoluzione della dipendenza e della disabilità del paziente con deficit neurologico ed ortopedico in fase riabilitativa, promuovendo l'utilizzo dello strumento di valutazione Functional Independence Measure (FIM) nella Unità operativa semplice di medicina fisica e riabilitazione dell'Azienda Ulss 18 di Rovigo, presso il presidio ospedaliero di Trecenta, favorendo un percorso assistenziale riabilitativo con approccio multi professionale. Lo strumento FIM rappresenta il “gold standard” per la valutazione delle attività di vita quotidiana nei pazienti in fase riabilitativa ed è la misura di disabilità più utilizzata e accettata dalla comunità internazionale (Sunnerhagen et al. 2012). I pazienti selezionati nello studio sono stati esaminati in base a criteri di inclusione ed esclusione. Durante tutto il periodo di raccolta dati (dal 22 giugno 2015 al 30 agosto 2015) sono stati individuati 20 pazienti dei quali 8 affetti da deficit neurologico e 12 affetti da deficit ortopedico. La compilazione della scala FIM da parte del personale medico , infermieristico , fisioterapico è avvenuta in tre momenti specifici durante il ricovero: 1. Nell’arco delle 72 ore dall’ingresso nell’Unità operativa (T1); 2. Una valutazione intermedia durante il ricovero (T2); 3. Entro 72 ore dalla dimissione (T3). In questo studio è stata proposta una suddivisione in tre livelli del punteggio totale della scala FIM che permette di avere una visione complessiva dello stato di dipendenza del paziente assistito. Sono stati utilizzati indicatori di gravità della disabilità suddivisi per dominio di capacità motorie e dominio di capacità cognitive. L’osservazione disgiunta dei punteggi ottenuti ha permesso di analizzare la variazione della sintomatologia globale nei pazienti neurologici ed ortopedici presi in esame. Dal momento dell’ingresso alla dimissione i pazienti hanno registrato un miglioramento delle capacità motorie, indice della buona riuscita dei programmi riabilitativi. Ma i dati studiati propendono a far considerare i pazienti neurologici come più complessi da un punto di vista riabilitativo. La scala FIM ha favorito una maggiore collaborazione multidisciplinare ed è risultata una valida risorsa per valutare i progressi nella presa in carico del paziente neurologico ed ortopedico in fase riabilitativa
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