Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Proietti Maria G, Virgolesi Michele. Efficacia di un programma di dimissione infermieristica per il miglioramento dell'aderenza alla terapia farmacologica del paziente psichiatrico e la riduzione del fenomeno del revolving door: uno studio prospettico. NEU 2012;31(3):21–27.
Added by: Saverio Mosetti (20/11/2018 20:51:35) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Proietti2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Farmacologia, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Compliance del paziente, Infermieristica in psichiatria, Valutazione infermieristica Autori: Proietti, Virgolesi Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo).
Finalità e obiettivi. In psichiatria la scarsa aderenza al regime terapeutico e il fenomeno del Revolving door (RD) rappresentano due problematiche cliniche particolarmente rilevanti e correlate tra loro. Data la diretta responsabilità degli infermieri nella gestione del regime terapeutico, questo studio si propone di indagare se un programma di dimissione infermieristica basato su interventi di informazione del paziente, di distribuzione dei farmaci direttamente in ospedale e di follow up telefonico, sia efficace nel favorire l’aderenza terapeutica e la riduzione del fenomeno del revolving door. Background. La non aderenza alla terapia farmacologica prescritta rappresenta una delle cause principali di recidiva e di riammissione in ospedale anche in tempi brevissimi (revolving door). Questo comporta un aumento dei costi per il Servizio sanitario nazionale (SSN) e difficoltà a gestire efficacemente i posti letto nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC). Data la rilevanza del fenomeno e le implicazioni sul piano economico e clinico, anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è occupata del problema: il 50% dei soggetti in trattamento per patologie croniche non assume adeguatamente le terapie, con conseguente riduzione dell’efficacia dei trattamenti, maggiore morbilità associata alle patologie in corso e aumento dei costi sanitari. Viene pertanto sottolineata la necessità di supportare il paziente nell’assunzione delle terapie, anche attraverso un approccio multi disciplinare che tenga conto della complessità del fenomeno dell’aderenza e impegni alla pianificazione di possibili strategie ricercatori, clinici, politici e operatori sociali. Disegno e metodo della ricerca. Lo studio è di tipo prospettico. Per valutare il miglioramento nel grado di aderenza del paziente al regime farmacologico a seguito dell’intervento, viene somministrata la scala di valutazione Drug attitude inventory (DAI). Per valutare la percezione dell’utilità del ricovero, della qualità dell’assistenza infermieristica erogata, nonché la soddisfazione per le informazioni ricevute sulla propria salute e sulla terapia farmacologica, è stato somministrato un questionario già in uso presso il SPDC. Per valutare il fenomeno del revolving door si considerano ulteriori ricoveri entro 40 giorni dall’ultima dimissione. Risultati. I pazienti coinvolti nello studio sono 91. Il 4.75% (n=5) della popolazione oggetto dello studio risulta essere RD. Circa il 76% (n=69) dei pazienti ottiene un miglioramento del punteggio iniziale alla somministrazione della scala DAI dopo l’intervento. Le risposte fornite al questionario di soddisfazione evidenziano risultati positivi sulle informazioni ricevute. Conclusione. Una buona alleanza terapeutica si costruisce anche con l’adozione di un modello assistenziale che prevede il coinvolgimento del paziente attraverso l’informazione sui farmaci e i loro effetti. L’intervento relazionale ed educativo dell’infermiere permette al paziente di emergere non soltanto come persona che si affida alle cure, ma come protagonista, capace di affrontare efficacemente la malattia e di autodeterminarsi grazie alle competenze acquisite. |