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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Greco Mario. Responsabilità per concorso in omicidio colposo di quattro operatori coinvolti in trasfusione di emazie concentrate emoincompatibili con il gruppo sanguigno del paziente. [Rassegna di Giurisprudenza]. Mondo sanitario 2018;25(1-2):45–48. 
Aggiunto da: Barbara Di Donato (26/10/2018 12:46:03)   Ultima modifica di: Barbara Di Donato (07/12/2018 11:10:06)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Greco2018b
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Categorie: Etica, Legislazione
Sottocategorie: Esercizio professionale, Trasfusione di sangue
Autori: Greco
Collezione: Mondo sanitario
Visualizzazioni: 2/942
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Indice di Popolarità: 6%
Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo)

Nell’ambito di un caso connotato dall’intreccio di plurime condotte od omissioni colpose indipendenti, non può invocare il principio di affidamento sull’intervento salvifico di terzi l’agente che abbia omesso di osservare una regola precauzionale, su cui si sia innestata l’altrui condotta colposa, poiché la sua responsabilità persiste in base al principio di equivalenza delle cause, salvo che possa affermarsi l’efficacia esclusiva di una causa sopravvenuta avente carattere di eccezionalità ed imprevedibilità. Nella fattispecie in esame le condotte colpose contestate agli imputati si inseriscono tutte nel processo causale innescato dalla consegna di sacche di sangue di un gruppo incompatibile con quello del paziente, processo giunto al suo drammatico epilogo senza che siano intervenuti fattori eziologici nuovi ed eccezionali, idealmente separabili da quello originario già di gravità proporzionata all’evento, rinvenendosi esclusivamente errori che hanno rappresentato lo sviluppo ulteriore dell’originario iter eziologico. In un caso siffatto, pertanto, è del tutto inappropriato ed inconferente porre la questione della sussistenza o meno di cause sopravvenute idonee da sole a determinare l’evento, laddove si osservi che il rischio riconducibile a ciascuna delle condotte ascritte agli imputati non è mai rischio nuovo ma è sempre il medesimo, che nei successivi passaggi si è evoluto verso l’evento già in origine prevedibile.