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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Michelotti Anna, Accardi Roberto. La ripresa dell’abitudine alcolica dopo il trapianto di fegato per cirrosi etiltossica: studio retrospettivo. Italian Journal of Nursing 2017;20(24):31–34. 
Added by: Paola Gentili (04/03/2018 06:44:50)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Michelotti2017
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Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Sottocategorie: Infermieristica in gastroenterologia, Interventi infermieristici
Keywords: Trapianti
Autori: Accardi, Michelotti
Collezione: Italian Journal of Nursing
Visualizzazioni: 1/1127
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Indice di Popolarità: 6.75%
Allegati     URLs     http://http://ipasvimi.it/
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
La cirrosi etiltossica rappresenta la seconda indicazione al trapianto di fegato, dalla letteratura emerge che una parte di questi pazienti riprende a bere alcolici dopo il trapianto, diminuendo la sopravvivenza. Lo scopo di questo studio è quello di indagare la recidiva alcolica nei pazienti trapiantati di fegato per cirrosi etiltossica. Gli obiettivi sono: indagare quanti recidivano, indagare dopo quanto tempo i pazienti riprendono a bere e in quali quantità, individuare quali sono le variabili caratteristiche che potrebbero predire la recidiva. Lo studio è di tipo osservazionale retrospettivo, condotto presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. La popolazione inclusa è formata da un campione di convenienza ed è rappresentata dai pazienti adulti trapiantati di fegato per cirrosi etiltossica. Lo strumento utilizzato è una griglia osservazionale basata sulle variabili individuate dalla letteratura. Su 68 pazienti inclusi nello studio, 24 hanno ripreso a bere alcolici dopo il trapianto. Dall’analisi dei dati emerge che l’unico fattore predittivo di ricaduta correlato alla ripresa e statisticamente significativo è la non aderenza al trattamento (ρs= 0,4798, P<0,00, IC .27,.70), quindi migliorando questa, si potrebbe ridurre la recidiva. L’infermiere dovrebbe porre attenzione a tutti i pazienti che presentano variabili clinicamente rilevanti: astinenza <12 mesi, età al trapianto <50, comorbidità psichiatriche, diagnosi di dipendenza, fallimenti nella riabilitazione, non accettazione della malattia, non aderenza al trattamento, fumo e altre attività associate all’uso di alcol, mancanza di sostegno familiare/sociale, storia familiare di alcolismo. Appare fondamentale il trattamento dell’alcolismo che deve integrato all’interno dei programmi di trapianto.